Disturbi del sonno: perché le donne ne soffrono di più degli uomini?

Alberta Mascherpa A cura di Alberta Mascherpa Pubblicato il 15/02/2017 Aggiornato il 15/02/2017

Il sonno è un problema per le donne, che dormono meno e peggio degli uomini. Non si sa ancora il perché. Uno studio ipotizza: colpa dell’orologio biologico

Disturbi del sonno: perché le donne ne soffrono di più degli uomini?

Le donne soffrono di più di disturbi notturni, dall’insonnia al sonno interrotto, rispetto agli uomini. Il motivo? Il loro orologio biologico procede a un ritmo differente, secondo uno studio della McGill University di Montreal (Canada).

I ritmi circadiani

Gli autori hanno confrontato il ritmo circadiano (variazioni cicliche giornaliere delle attività biologiche umane in base al giorno e alla notte) di 11 donne e 15 uomini e monitorato il valore di alcuni parametri come temperatura corporea, stato di vigilanza e livelli di ormoni, tra cui la melatonina. Questa è coinvolta nella regolazione del ritmo circadiano in quanto viene prodotta dall’organismo in condizioni di buio e tranquillità, per predisporlo al sonno.

Sveglie prima e più stanche

È emerso che le donne tendono ad addormentarsi e a svegliarsi prima rispetto agli uomini e, durante la notte, tendono a essere meno vigili e, una volta sveglie, risultano più stanche. Queste differenze, secondo gli studiosi, spiegherebbero perché le donne soffrono di più di disturbi del sonno rispetto agli uomini e hanno possibilità due volte maggiori di soffrire d’insonnia.

L’insonnia è donna

L’insonnia è il disturbo del sonno più diffuso: affligge da un terzo a un quarto della popolazione mondiale. Il sesso femminile ne è più colpito, soprattutto in alcune fasi dell’anno (come il ciclo mestruale) e della vita (come la gravidanza). Se fino a 45 anni, l’incidenza nei due sessi è sovrapponibile, in seguito nelle donne si registra un picco, dovuto, secondo alcuni, a motivazioni psicologiche (la “sindrome del nido vuoto”, cioè l’abbandono della casa familiare da parte dei figli cresciuti), per altri ai cambiamenti che preludono alla menopausa.

Riposo poco ristoratore

Già altri studi avevano analizzato le peculiarità del sonno femminile: più leggero e frammentato, con frequenti microrisvegli (interruzioni del sonno che possono essere d’intralcio al buon riposo se numerosi e ravvicinati), spesso poco ristoratore.

Incerte le cause

Sul perché il sonno abbia caratteristiche diverse nei due generi ci sono ancora ipotesi contrastanti. Potrebbero entrare in gioco fattori antropologici, legati all’evoluzione della specie, psicologici (la donna è per natura più sensibile, ansiosa e apprensiva) o ormonali. Una disciplina di recente introduzione, la medicina di genere, si sta occupando di analizzare le peculiarità del sesso femminile. Quello che è certo è che le donne soffrono di più di disturbi del sonno rispetto agli uomini.

 

 

 
 
 

DA SAPERE

 

I SINTOMI DI UN CATTIVO SONNO

I campanelli d’allarme di un sonno poco ristoratore? Sonnolenza diurna, mal di testa, stanchezza, difficoltà di memoria e concentrazione, irritabilità, svogliatezza, sbalzi d’umore.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Fratello e sorella (solo da parte di madre) possono avere figli sani?

22/07/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

I figli di consanguinei hanno un alto rischio di nascere con anomalie genetiche e disturbi del neurosviluppo. Questa è la principale ragione per la quale nelle società organizzate sono vietate le unioni tra parenti stretti.   »

Dopo un aborto spontaneo quanto tempo ci vuole per cominciare un’altra gravidanza?

15/07/2024 Gli Specialisti Rispondono di Augusto Enrico Semprini

Se un primo concepimento è avvenuto in pochi mesi, ci sono altissime probabilità (addirittura il 100%!) di avviare una nuova gravidanza entro sei mesi dall'aborto spontaneo.   »

Si può ridatare la gravidanza una seconda volta?

14/06/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La ridatazione ecografica può essere eseguita una volta sola nel primo trimestre (quando c'è più di una settimana di differenza tra il calendario ostetrico e le dimensioni effettive del feto), dopodiché se il bambino risulta più piccolo dell'atteso non si può più attribuire il dato a un concepimento...  »

Fai la tua domanda agli specialisti