Disturbi mentali: adolescenti ad alto rischio

Pamela Franzisi A cura di Pamela Franzisi Pubblicato il 11/12/2018 Aggiornato il 11/12/2018

I disturbi mentali sono destinati a superare le malattie del cuore e della circolazione, attualmente al primo posto. La tecnologia aumenta l’incidenza nei giovani, sempre più insoddisfatti e depressi. Attenzione ai segnali d’allarme

Disturbi mentali: adolescenti ad alto rischio

La depressione negli adolescenti è un problema in aumento. Riconoscere segnali, sintomi e potenziali cause può essere difficile per i genitori. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, i disturbi mentali, come la depressione, sono destinati a superare per incidenza le malattie cardiovascolari, oggi al primo posto, e in Italia a soffrirne sono 17 milioni di persone.  I disturbi mentali rappresentano il 30% di tutte le disabilità e incidono, in maniera negativa, sulla qualità della vita dal punto di vista affettivo, relazionale e lavorativo.  

Esordio delle malattie mentali a 14 anni

Una particolare attenzione, da parte dei genitori, meritano i segnali lanciati dai ragazzi durante l’adolescenza, quando si forma la personalità dei giovani, si acquisiscono competenze cognitive, relazionali, si impara a gestire lo stress. La metà delle malattie mentali inizia proprio a 14 anni. La forma più diffusa tra gli adolescenti è la depressione. Altro dato allarmante riguarda il suicidio, oggi seconda causa di morte nella fascia d’età 10-29 anni.

Nativi digitali a rischio

Le trasformazioni sociali e tecnologiche influenzano la salute mentale degli adolescenti.  I “nativi digitali”, sempre connessi, sono particolarmente esposti alla depressione. Accanto ad altri fattori riconosciuti (droga, stress, violenze, abusi), negli ultimi anni sempre più attenzione è stata data alla tecnologia, che porta a trascorrere molte ore davanti a pc e smartphone (a scapito anche del sonno), per riempire i momenti di “noia”, ma porta all’isolamento e al rifiuto delle relazioni con i coetanei.

 

 

 

 
 
 

Lo sapevi che?

Il continuo stato di allerta dovuto alla connessione costante, stanca il cervello, generando stress, ansia, insonnia e dipendenza.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Cisti del plesso corioideo individuata dall’ecografia: meglio fare altre indagini?

13/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giovanni Battista Nardelli

Le cisti del plesso corioideo isolate, ossia non associate ad altre anomalie ecografiche, sono considerate varianti normali, senza effetti sullo sviluppo neurologico o intellettivo del bambino: nella maggior parte dei casi, scompaiono spontaneamente tra la 26ª e la 32ª settimana di gestazione. Quando...  »

Mamma bianca con occhi chiari, papà nero con occhi scuri: che occhi avrà il bambino?

11/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Una coppia formata da un genitore con gli occhi scuri e da un genitore con gli occhi chiari avrà molto più facilmente un bambino con occhi scuri. A meno che gli ascendenti del primo genitore non abbiano occhi chiari, eventualità che per le persone di pelle scura è davvero rara.  »

Iodio: va preso in allattamento dopo una tiroidectomia?

11/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Gianni Bona

Se la terapia sostitutiva che si affronta quando la tiroide viene asportata mantiene i valori relativi al TSH e agli ormoni tiroidei nella norma, non c'è alcun bisogno di assumere un'integrazione di iodio.   »

Fai la tua domanda agli specialisti