Disturbi ossessivo-compulsivi: come uscirne

Lorenzo Marsili A cura di Lorenzo Marsili Pubblicato il 15/02/2018 Aggiornato il 09/08/2018

Sempre più persone sono colpite dai disturbi ossessivo-compulsivi. Ecco le nuove cure a disposizione

Disturbi ossessivo-compulsivi: come uscirne

I disturbi ossessivo-compulsivi comprendono numerose malattie con caratteristiche e cause tra le più disparate. Quella che in passato era una tipologia di problemi presa in esame esclusivamente dagli psicoanalisti, oggi giova del supporto di nuovi percorsi di cura psicoterapici e di farmaci de-ossessivizzanti.

Molti disturbi, un’unica matrice

Curare disturbi ossessivo-compulsivi estremamente differenti e articolati non è semplice, soprattutto perché le cause non sono tuttora completamente note. Al riguardo esistono numerose scuole di pensiero e teorie. Partendo da esse, la psichiatria si è, nel tempo, evoluta. Si è giunti pertanto ad approcci multidisciplinari che coinvolgono psichiatra e psicoterapeuta. I disturbi ossessivo-compulsivi più gravi presentano spesso una natura prettamente organica e vengono curati con i farmaci. Per le patologie più lievi si ricorre, invece, a trattamenti psicoterapeutici. Pur variando la gravità, però, la forma primaria del disturbo è sempre la medesima.

Le cinque forme più frequenti

I disturbi ossessivo-compulsivi più comuni sono riconducibili a cinque grandi tipologie. I checker sono ossessionati dal pensiero di chiudere (o concludere) qualcosa: dalla portiera della macchina a un lavoro. Tra i washers rientrano, invece, i soggetti che si lavano o puliscono qualsiasi cosa fino al raggiungimento di un senso di igiene e pulizia che li liberi dal pensiero di essere sporchi o contaminati. Le persone che ripetono un gesto o un mantra fino a raggiungere la tranquillità sono chiamati repeaters. Gli accumulatori rientrano tra gli hoarders, mentre gli orders raggiungono un equilibrio mentale solo creando un ambiente perfettamente in simmetria e ordinato.

I processi mentali

Osservando una crisi ossessivo-compulsiva sul nascere si nota come a venire modificati siano i livelli di ansia e timore del soggetto. Solo una volta “sistemate le cose”, il pensiero torna a lavorare normalmente. In alcune eventualità, è la mente del soggetto stesso a rincorrere il problema, in un tira e molla che brama la dipendenza dal disturbo.

 

 

 
 
 

Da sapere!

L’approccio farmacologico è spesso contemplato solo nei casi di disturbi ossessivo compulsivi particolarmente invalidanti. Per i pazienti affetti da patologie più lievi, l’approccio psicoterapico riesce a raggiungere significativi risultati.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Assenza di un rene scoperta dalla morfologica: che succederà alla nascita?

03/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

Un bimbo che nasce senza un rene, se non vi sono altre anomalie (malformazioni o patologie cromosomiche o genetiche), può contare su un'aspettativa e una qualità di vita sovrapponibili a quelle della popolazione generale.  »

Puntura di zanzara che lascia il segno più del solito

01/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

Ci sono zanzare la cui puntura causa una risposta maggiore, in più verso la fine dell'estate la pelle dei bambini può reagire in maniera più importante all'attacco degli insetti.  »

Rischio di parto pretermine: può servire il pessario?

01/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Il pessario può evitare che il collo dell'utero si raccorci ulteriormente, un'alternativa più radicale è il cerchiaggio che consiste in una cucitura della cervice che ne impedisce l'apertura fino al parto.   »

Fai la tua domanda agli specialisti