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Essere generosi, fare del bene in modo disinteressato mette di buon umore ma non ci rende propriamente felici. La sensazione di benessere che si prova dopo aver compiuto un gesto di generosità sembra destinata a durare poco. Al contrario, avere qualche soldo in tasca ci gratifica di più.
Donare o non donare? Questo è il problema
Uno studio, condotto da due economisti dell’Università di Bonn e dell’Università di Harvard, Armin Falk e Thomas Graeber, ha esaminato il comportamento di circa 600 persone messe davanti alla scelta di destinare una possibile vincita in beneficenza. I risultati della ricerca sono stati pubblicati su Proceedings of the National academy of sciences.
Nello specifico, al campione è stato chiesto di scegliere se giocare per vincere 350 euro da devolvere in beneficenza o 100 euro da tenere per sé. Inoltre, sono stati somministrati dei questionari per misurare il livello di felicità in distinti momenti: appena si è appreso se si è vinto o perso e dopo un mese.
Essere generosi non appaga fino in fondo
Dallo studio è emerso che 6 persone su 10 hanno scelto di fare beneficenza in caso di vincita. Ciò significa che, istintivamente, siamo propensi a donare a chi ne ha bisogno. Nel breve termine, chi ha destinato i soldi in beneficenza è molto più felice di chi ha tenuto i soldi per sé. Dopo un mese, però, i risultati sono stati completamente diversi. Chi aveva scelto di essere generoso era molto meno contento di chi si era messo in tasca i 100 euro.