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Gli italiani vorrebbero provare l’ ipnosi, forse anche perché viene dipinta come una metodica “problem-solving” per smettere di fumare, dimagrire o ritrovare l’autostima, ma di fatto non sanno esattamente neanche di che cosa si tratta.
Attratti 6 italiani su 10
6 italiani su 10 affermano di volere provare l’ipnosi. È quanto emerso dalla prima indagine condotta in Italia dal Centro di ipnosi clinica di Roma. La ricerca è stata integrata da un’inchiesta realizzata da studenti della Facoltà di psicologia dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Sconfortanti i risultati: c’è molta curiosità al riguardo, ma anche tanta disinformazione.
Ignorati i possibili utilizzi
L’ipnosi è vista spesso come una pratica manipolatoria dai tratti esoterici, ben lontana dalla scienza. Quasi un italiano su 5 (18%) pensa che sia una tecnica per manipolare, e circa uno su 10 (9%) una tecnica da mentalista. Diversi non riconoscono il valore scientifico e ritengono che l’ipnosi sia quasi vicina all’esoterico; vengono sottovalutati i possibili utilizzi in ambito medico (19%), specialmente nella terapia del dolore (29%), come strumento di prevenzione (20%) e nel trattamento di alcune malattie (16%). Una persona su due non sa cosa sia l’autoipnosi (più del 51) Nonostante queste miscredenze, quasi 6 italiani su 10 (57%) testerebbero l’ipnosi su se stessi.
Serve un’informazione corretta
“In Italia – dichiara Marco Mozzoni, professore dell’Università Milano-Bicocca e coordinatore dello studio – la percezione distorta dell’ipnosi rispecchia lo stato dell’informazione disponibile. La responsabilità è anche degli operatori, che comunicano in modo non sistematico, frammentario, poco coerente. I primi a esserne danneggiati sono i pazienti, che si vedono negato il diritto a una corretta informazione sui metodi clinici a disposizione”.
Solo professionisti
È importante precisare che la pratica dell’ipnosi richiede la presenza di uno psicologo o di uno psicoterapeuta esperto in materia. Per Marco Mozzoni “quando praticata da professionisti sanitari abilitati, può infatti migliorare la salute. Negli altri Paesi da anni i sistemi sanitari promuovono la pratica ipnotica anche negli ospedali, ottenendo fra l’altro un sostanzioso risparmio sui costi delle cure”.