Ipnosi: italiani incuriositi, ma ignoranti

Alberta Mascherpa A cura di Alberta Mascherpa Pubblicato il 05/01/2017 Aggiornato il 05/01/2017

Gli italiani sono molto attratti dall’ipnosi, in tanti vorrebbero provarla, magari per smettere di fumare o per dimagrire, ma in realtà c’è anche tanta disinformazione al riguardo

Ipnosi: italiani incuriositi, ma ignoranti

Gli italiani vorrebbero provare l’ ipnosi, forse anche perché viene dipinta come una metodica “problem-solving” per smettere di fumare, dimagrire o ritrovare l’autostima, ma di fatto non sanno esattamente neanche di che cosa si tratta.

Attratti 6 italiani su 10

6 italiani su 10 affermano di volere provare l’ipnosi. È quanto emerso dalla prima indagine condotta in Italia dal Centro di ipnosi clinica di Roma.  La ricerca è stata integrata da un’inchiesta realizzata da studenti della Facoltà di psicologia dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Sconfortanti i risultati: c’è molta curiosità al riguardo, ma anche tanta disinformazione.

Ignorati i possibili utilizzi

L’ipnosi è vista spesso come una pratica manipolatoria dai tratti esoterici, ben lontana dalla scienza. Quasi un italiano su 5 (18%) pensa che sia una tecnica per manipolare, e circa uno su 10 (9%) una tecnica da mentalista. Diversi non riconoscono il valore scientifico e ritengono che l’ipnosi sia quasi vicina all’esoterico; vengono sottovalutati i possibili utilizzi in ambito medico (19%), specialmente nella terapia del dolore (29%), come strumento di  prevenzione (20%) e nel trattamento di alcune malattie (16%).   Una persona su due non sa cosa sia l’autoipnosi (più del 51) Nonostante queste miscredenze, quasi 6 italiani su 10 (57%) testerebbero l’ipnosi su se stessi.

Serve un’informazione corretta

“In Italia – dichiara Marco Mozzoni, professore dell’Università Milano-Bicocca e coordinatore dello studio – la percezione distorta dell’ipnosi rispecchia lo stato dell’informazione disponibile. La responsabilità è anche degli operatori, che comunicano in modo non sistematico, frammentario, poco coerente. I primi a esserne danneggiati sono i pazienti, che si vedono negato il diritto a una corretta informazione sui metodi clinici a disposizione”.

Solo  professionisti

È importante precisare che la pratica dell’ipnosi richiede la presenza di uno psicologo o di uno psicoterapeuta esperto in materia. Per Marco Mozzoni “quando praticata da professionisti sanitari abilitati, può infatti migliorare la salute. Negli altri Paesi da anni i sistemi sanitari promuovono la pratica ipnotica anche negli ospedali, ottenendo fra l’altro un sostanzioso risparmio sui costi delle cure”.

 

 

 

 

 

 
 
 

da sapere!

Utilizzata da personale qualificato, ha dimostrato di funzionare sia nell’ambito psicologico sia in campo medico (come terapia complementare contro malattie specifiche o dolori cronici).

 

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