L’ansia della mamma si trasmette ai figli?

Silvia Finazzi A cura di Silvia Finazzi Pubblicato il 31/05/2019 Aggiornato il 31/05/2019

Se la mamma soffre di ansia anche i suoi bambini tendono a essere meno sereni. Ecco perché

L’ansia della mamma si trasmette ai figli?

La mamma soffre d’ansia? Attenzione, perché, oltre a vivere un malessere in prima persona, l’ansia della mamma rischia di essere trasmessa anche al figlio. Secondo uno studio condotto da un team di ricercatori statunitensi della Pennsylvania State University e pubblicato sulla rivista medica Emotion, infatti, i figli di donne ansiose tendono a essere meno sereni di quelli di donne che non hanno problemi psicologici.

La ricerca su mamme e bambini

Lo studio ha coinvolto 98 bambini fra i 4 e i 24 mesi e le loro mamme. Per prima cosa, gli autori hanno invitato le donne a rispondere a una serie di domande, per capire il loro stato psicologico, in particolare per valutare se soffrissero di ansia ed eventualmente in che misura. In un secondo momento, hanno sottoposto i bambini a una piccola prova: li hanno posizionati davanti a un grande monitor dotato di un dispositivo capace di rilevarne i movimenti oculari. Quindi, hanno proiettato al centro dello schermo una serie di immagini di volti neutri, felici o arrabbiati. Contemporaneamente, hanno proiettato su un lato del monitor un’altra foto, che aveva l’obiettivo di distrarre l’attenzione dei piccoli. Lo scopo era capire se l’ansia della mamma avesse una qualche influenza sui figli.

Più tesi i figli di donne ansiose 

Analizzando tutti i dati raccolti, i ricercatori hanno scoperto che non tutti i bambini si comportavano allo stesso modo. Quelli che avevano mamme che soffrivamo di problemi di ansia non riuscivano a distogliere facilmente lo sguardo delle immagini tristi: rispetto agli altri, tendevano a osservare più a lungo i volti arrabbiati, indipendentemente dalla loro età. Quelli con mamme non ansiose, invece, si giravano più velocemente, catturati dalla foto posta di lato. Gli autori hanno concluso che l’ansia delle mamme finisce con l’influenzare i comportamenti dei bimbi, portandoli a distrarsi con più difficoltà quando nel loro ambiente è presente una potenziale minaccia.

L’ansia è genetica?

Considerando che questa tendenza era presente in tutti i figli di mamme ansiose, sia a 4 sia a 24 mesi, gli esperti hanno ipotizzato che la trasmissione dell’ansia dalle mamme ai figli potrebbe avere un’origine genetica. “Non sembra che i bambini abbiano imparato a prestare maggiore attenzione alle minacce dalle loro mamme ansiose. Se questo fosse vero, i bimbi più grandi potrebbero avere maggiori problemi a distogliere lo sguardo rispetto a quelli più piccoli, perché avrebbero trascorso più tempo in compagnia della mamma. Lo studio sembra suggerire che ci potrebbe essere, invece, una componente genetica o biologica condivisa” hanno spiegato.

 

 

 
 
 

Da sapere!

I trattamenti per l’ansia sono difficoltosi, impegnativi e non sempre funzionano.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Mamma e papà Rh negativo: in gravidanza e dopo il parto si deve fare lo stesso la profilassi?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Se entrambi i genitori sono Rh negativo non ha alcun senso che alla donna venga effettuata la profilassi contro il fattore Rh positivo, viso che il figlio sarà con certezza Rh negativo.   »

Autismo: c’è un’indagine che può accertarlo con sicurezza in gravidanza?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Giorgio Rossi

Come e più di altre anomalie del neurosviluppo, i disturbi dello spettro autistico sono legati a molteplici "errori" genetici. Alcune ricerche hanno indicato più di 1000 geni potenzialmente coinvolti: la complessità del problema non consente di accertarlo con sicurezza durante la gravidanza.   »

Problemi al fegato in età adulta: può dipendere dal fatto di essere figli di cugini di primo grado?

13/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei.   »

Dilatazione di un uretere del feto: cosa si deve fare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale.   »

Bimba di 3 anni e mezzo che preferisce giocare da sola: si deve indagare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti