L’intelligenza? Si legge negli occhi

Alberta Mascherpa A cura di Alberta Mascherpa Pubblicato il 12/05/2017 Aggiornato il 12/05/2017

La grandezza delle pupille sarebbe indicatore delle capacità cognitive e potrebbe rivelare il livello di intelligenza. Ecco perché

L’intelligenza? Si legge negli occhi

“Ha gli occhi intelligenti!”: è un’espressione che si sente spesso nei confronti dei bambini: da sempre, infatti, uno sguardo che ispira prontezza e intuizione oppure occhi che guardano in profondità, sono assimilati a un’intelligenza elevata. Oggi, però, una ricerca scientifica prova, al di là delle credenze popolari, che la grandezza delle pupille è un indicatore delle capacità mentali.

Test sulla memoria

La ricerca in questione, condotta presso la Georgia institute of technology e pubblicata sulla rivista Cognitive psychology, ha dimostrato che il livello di intelligenza umana è riscontrabile dalla conformazione degli occhi.  Lo studio ha coinvolto 512 persone sottoposte a una serie di test cognitivi. In particolare, è stata misurata la memoria al lavoro, ovvero parte della memoria a breve termine (nell’azione, magari, di ricordare numeri o parole mentre vengono digitati sulla tastiera del telefono o del pc) ed è stata esaminata l’intelligenza fluida, ossia la capacità di fare dei ragionamenti logici e risolvere i problemi.

La pupilla comunica con il cervello

È emerso che chi ha raggiunto punteggi maggiori a questi test, dimostrando elevate capacità  di memoria e di ragionamento, ha anche pupille di dimensioni maggiori rispetto a chi ha ottenuto risultati meno performanti. La spiegazione potrebbe risiedere nel rapporto diretto che la pupilla ha con il cervello, attraverso il locus coeruleus, la cui attività neurale è legata a modifiche della dimensione della pupilla. A sua volta il locus coeruleus comunica con il lobo prefrontale, dove si trovano le funzioni cognitive: la nostra intelligenza.

 

 

 
 
 

Lo sapevi che?

Una precedente ricerca aveva già affrontato il legame tra occhi e intelligenza, arrivando a concludere che le persone con più ampi vasi sanguigni sul retro dell’occhio hanno livelli di intelligenza più alti. Questo  perché i vasi sanguigni della retina sono simili a quelli nel cervello. Vasi sanguigni più ampi nella zona oculare, dunque, possono significare un maggior apporto di ossigeno al cervello.

 

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Gravidanza biochimica: che cos’è?

25/03/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

La gravidanza biochimica non è altro che una gravidanza che inizia ed è testimoniata dal test positivo, quindi dalla presenza dell'ormone beta-hCG nel sangue o nelle urine, ma poi si spegne prima che sia rilevabile dall'ecografia.  »

Sintomi di cistite che non passano da mesi: cosa può essere?

25/03/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

A fronte di disturbi urinari importanti, per prima cosa si devono effettuare urinocoltura e tampone vaginale. Una volta esclusa la responsabilità di un agente infettivo, come per esempio la Clamidia, si può pensare alla cistite interstiziale.   »

Arrosticini e paura di aver contratto la toxoplasmosi

22/03/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

La carne può essere un veicolo di trasmissione del toxoplasma, ma questo vale solo se è poco cotta. Se viene cucinata a una temperatura superiore ai 70 gradi il rischio viene scongiurato.   »

Sanguinamento in 9^ settimana: serve il riposo assoluto?

20/03/2024 Gli Specialisti Rispondono di Augusto Enrico Semprini

Il riposo assoluto nelle prime settimane di gravidanza, prescritto a fronte di un sanguinamento, non ha alcuna utilità e non influisce sull'andamento della gestazione.   »

Fai la tua domanda agli specialisti