Lo smartphone cambia il cervello, ecco le prove

Lorenzo Marsili A cura di Lorenzo Marsili Pubblicato il 16/04/2020 Aggiornato il 16/04/2020

Lo smartphone crea dipendenza e, al pari delle droghe, comporta delle vere e proprie alterazioni fisiche al cervello, influendo su forma e dimensioni

Lo smartphone cambia il cervello, ecco le prove

Lo smartphone è sempre più un prolungamento del nostro organismo. Viviamo praticamente in simbiosi con questo incredibile concentrato di tecnologia che accoglie sempre più parte della nostra vita. Spesso fatichiamo anche a renderci conto di quanto tempo trascorriamo bombardandoci di immagini, informazioni, suoni e contenuti. Ma tutto questo uso (e abuso) dello smartphone ha delle conseguenze. A risentirne, infatti, è anche il cervello con vere e proprie modifiche a livello fisico.

Come una droga

Come accade nel cervello di un tossicodipendente, l’utilizzo ossessivo dello smartphone influisce sulle sue funzionalità e caratteristiche fisiche, cambiandone forma e dimensione e variando il volume della materia grigia in particolari aree. A dimostrare la correlazione tra dipendenza da smartphone e cervello è ora uno studio  dell’università tedesca di Heidelberg, che ha preso in esame le risonanze magnetiche di 48 individui tra 18 e 30 anni, 22 con dipendenza e 26  sani.

Dove sono state riscontrate le modifiche

Pubblicato dalla rivista Addictive Behaviors, lo studio ha evidenziato come il cervello dei soggetti dipendenti da smartphone avesse subito una trasformazione rispetto a quello del gruppo di controllo. In particolare, le modifiche interessavano una riduzione di materia grigia nella corteccia temporale inferiore e paraippocampale, nella corteccia cingolata anteriore destra, nell’orbifrontale sinistro e nell’insula anteriore sinistra. Proprio le mutazioni rilevate nell’insula risultano molto simili a quelle fatte registrare dal cervello dei tossicodipendenti.

Innocuità da riconsiderare

Si tratta di modifiche chiare e dettate da una dipendenza(), in questo caso quindi direttamente correlabili all’utilizzo compulsivo dello smartphone. Secondo gli autori sarebbe, dunque, buona prassi quantomeno rivedere il concetto di innocuità dello smartphone. Almeno nei soggetti con alte probabilità di incorrere o sviluppare comportamente di dipendenza, lo smartphone può infatti giocare un ruolo molto simile a quello delle sostanze stupefacenti.

 

 

 
 
 

Lo sapevi che?

Il tempo trascorso con il viso vicino sullo schermo di uno smartphone cambia anche il cervello dei più piccoli, con modifiche fisiche e calo delle capacità cognitive.

 

Fonti / Bibliografia

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