Più multitasking, meno concentrazione: internet modifica il cervello

Miriam Cesta A cura di Miriam Cesta Pubblicato il 22/07/2019 Aggiornato il 22/07/2019

Usando intensamente internet si impara a dividere l'attenzione tra più stimoli, ma diminuisce la concentrazione. Gli studiosi: attenzione ai bambini

Più multitasking, meno concentrazione: internet modifica il cervello

Quando siamo davanti al pc o abbiamo uno smartphone in mano le azioni in contemporanea che siamo in grado di svolgere sono davvero tante, tra uso di social network, ascolto di musica, consultazione di giornali online, mail e chat istantanee. Uno studio pubblicato sulla rivista World Psychiatry da un gruppo di ricercatori della Western Sydney University, della Harvard University, del Kings College, dell’Università di Oxford e dell’Università di Manchester ha messo però in evidenza come l’uso di internet sia in grado di modificare il cervello, migliorando la capacità di concentrarsi in contemporanea su più stimoli, e quindi aumentando l’abilità al multitasking nel breve termine, ma riducendo i tempi di concentrazione. 

Più attenzione, meno concentrazione

Gi studiosi hanno raccolto ed esaminato una serie studi condotti sull’uso di internet nell’ambito della psicologia, della psichiatria e del neuroimaging. Dopo aver accorpato i dati, hanno rilevato che un uso di internet intensivo può effettivamente avere un impatto sul cervello: il flusso continuo di notifiche, per esempio, stimola lo sviluppo della cosiddetta attenzione divisa, ovvero la capacità di concentrarsi contemporaneamente su stimoli diversi. Che potrebbe essere una cosa buona, se non fosse che questo comportamento può però a sua volta ridurre – spiegano gli autori del report – l’abilità di mantenere la concentrazione su un singolo compito.

Attenzione ai bambini

Se su un cervello adulto e formato l’uso di internet può comportare la diminuzione della concentrazione, c’è da chiedersi quali effetti possa sortire l’essere multitasking sulle menti ancora in formazione dei bambini. Attualmente le Linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanità consigliano, per i bambini tra i 2 e i 5 anni di età, di non superare un’ora al giorno davanti agli schermi, e i pediatri ribadiscono ormai con fermezza l’assoluto divieto dell’utilizzo di smartphone e simili nei bambini con meno di due anni di età e anche per i più grandicelli in particolari situazioni, per esempio durante i pasti e prima di andare a letto. Poiché però finora, spiegano gli autori dell’indagine, la maggior parte delle ricerche svolte si sono concentrate sugli effetti sulla popolazione adulta, è urgente svolgere nuovi studi per poter determinare i benefici e gli svantaggi dell’uso di internet nei più giovani. Nel frattempo, è sempre bene stimolarli a trascorrere più tempo possibile all’aria aperta e a fare sport.
 

 
 
 

Da sapere!

Per evitare di esagerare con l’uso di internet e di tutto quello che comporta (social network, chat, mail) provare a imporsi dei limiti.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Ridatazione della gravidanza: c’è da preoccuparsi?

11/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Non c'è nulla di cui preoccuparsi quando la gravidanza viene ridatata, specialmente se la differenza tra l'epoca calcolata in base alla data dell'ultima mestruazione e le misure rilevate dall'ecografia è di appena una settimana.   »

Mestruazioni in ritardo ma il test di gravidanza è negativo: cosa può essere?

10/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Gaetano Perrini

L'elenco delle possibili cause di amenorrea o, comunque, di irregolarità mestruale è molto nutrito e non è possibile, in assenza di informazioni precise, ipotizzare quale possa essere nel singolo caso. Quello che serve è effettuare determinati controlli affidandosi al proprio ginecologo.   »

Depressione post parto: che fare?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

A fronte di una diagnosi di depressione post parto è irrinunciabile intraprendere cure mirate, che consistono nella psicoterapia associata all'assunzione di farmaci ad hoc. Spetta comunque al medico pianificare la strategia più adatta al caso.   »

Pianto e tosse durante la poppata: cosa può essere?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Roberta Levi

Le possibili cause che possono indurre il bambino a scoppiare a piangere e a tossire mentre viene allattato sono numerose: se l'episodio si ripete è necessario un controllo dal pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti