Salute della coppia: i tira e molla sono tossici

Lorenzo Marsili A cura di Lorenzo Marsili Pubblicato il 16/10/2018 Aggiornato il 16/10/2018

Quando una coppia non è solida non soffre solo il cuore. I continui tira e molla con il partner portano ansia e depressione

Salute della coppia: i tira e molla sono tossici

Si stima che il 60% degli adulti abbia vissuto una condizione di tira e molla con il partner. In queste situazioni si provano sensazioni contrastanti. Ma un amore sbagliato può avere ripercussioni sulla salute della coppia. Secondo una ricerca dell’Università del Missouri, infatti, chi vive una relazione di tira e molla è a rischio di ansia e depressione.

Fa meno male un taglio netto

Solitamente, dietro una coppia che si lascia e si riprende con frequenza ci sono problemi legati a scarsa comunicazione e bassi livelli di coinvolgimento. Nei casi peggiori si possono riscontrare anche violenze e prepotenze. Spesso allontanarsi dal partner per un certo periodo può aiutare a riscoprire l’importanza della relazione, tuttavia, quando il tira e molla diviene una costante, a rimetterci è la salute della coppia. Meglio allora darci un taglio netto.

Non sentirsi mai in obbligo

Guidati da Kale Monk, i ricercatori americani hanno preso in esame i trascorsi sentimentali di quasi 550 persone. Lo studio ha rivelato come a un aumento di ricongiungimenti con il partner corrispondessero sintomi di stress psicologico. Il consiglio di Monk è dunque quello di valutare bene le possibilità. Nessuno è legato obbligatoriamente a un’altra persona. È buona norma quindi fermarsi a ragionare sulla propria condizione e sui motivi della rottura. È importante evitare di riallacciare i rapporti solo per obblighi o convenienza, ed essere sinceri con se stessi quando ci si rende conto che alcuni problemi possano continuare a minare la salute della coppia anche dopo la riappacificazione.

 

 

 
 
 

Da sapere!

 

La comunicazione è il primo passo per una vita di coppia serena e condivisa. In questo senso, la terapia di coppia può essere utile per chi vive un periodo di crisi.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Passaggio dal nido alla scuola materna un po’ prima del tempo: sì o no?

15/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Luisa Vaselli

L'opportunità di anticipare il passaggio dal nido alla scuola materna va valutata tenendo conto di numerose variabili, tra cui il temperamento del bambino e la sua capacità di adattamento.   »

Problemi al fegato in età adulta: può dipendere dal fatto di essere figli di cugini di primo grado?

13/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei.   »

“Piaghetta” del collo dell’utero: può impedire il concepimento?

07/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Il termine "piaghetta" è improprio perché allude non già a una lesione del collo dell'utero ma alla presenza su di esso del tessuto che abitualmente lo tappezza. Non è di ostacolo al concepimento ma se sanguina diventa opportuno intervenire.   »

Dilatazione di un uretere del feto: cosa si deve fare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale.   »

Bimba di 3 anni e mezzo che preferisce giocare da sola: si deve indagare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti