Stress: provoca un calo di memoria nelle donne

Silvia Finazzi A cura di Silvia Finazzi Pubblicato il 23/09/2019 Aggiornato il 23/09/2019

Le donne che subiscono un forte stress, negli anni tendono ad avere un calo di memoria. Tutta colpa di modificazioni ormonali

Stress: provoca un calo di memoria nelle donne

Quante volte ci capita di non ricordare dove abbiamo messo le chiavi, di dimenticarci di un appuntamento o di scordare di andare a ritirare i capi in tintoria e di dare la colpa allo stress? D’ora in avanti, avremo la scienza dalla nostra parte: la tensione eccessiva, infatti, può realmente giocare brutti scherzi alla mente, provocando un calo di memoria perlomeno nelle donne di mezza età. La conferma arriva da uno studio condotto da un team di ricercatori statunitensi, della Johns Hopkins Medicine di Baltimora, pubblicato sull’International journal of geriatric psychiatry, secondo cui le donne che in età adulta vivono esperienze stressanti continuative corrono un rischio maggiore di subire un declino cognitivo più avanti negli anni. 

Uno studio su un’ampia mole di dati

Gli autori hanno analizzato i dati di 909 persone adulte: di queste il 63% era donna. Tutte avevano partecipato a uno studio sui disturbi psichiatrici, durato oltre 20 anni. Nel corso della ricerca erano state sottoposte a diverse visite e controlli.

Analizzati traumi e stress

In particolare, erano state coinvolte in quattro incontri: uno al momento dell’arruolamento, uno nel 1982, uno tra il 1993 e 1996 e uno tra il 2003 e 2004. Nel corso della terza visita, quando l’età media era di 47 anni, gli autori avevano chiesto ai partecipanti se nell’anno passato avessero vissuto delle esperienze traumatiche, come un’aggressione per rapina o uno stupro, se avessero assistito a un disastro naturale o se avessero subito un forte stress, per esempio un divorzio o la morte di una persona cara. Ebbene, il 22% di uomini e il 23% di donne aveva avuto un episodio traumatico o era stato partecipe di una catastrofe, mentre il 47% degli uomini e il 50% delle donne aveva avuto un grande stress.

Test mnemonici

Inoltre, nel corso del terzo e quarto incontro i volontari erano stati sottoposti a dei test mnemonici: gli esperti avevano chiesto loro di ricordare 20 parole che avevano pronunciato ad alta voce sia subito dopo averle ascoltate sia dopo venti minuti, e poi di individuarle in una lista di quaranta parole. Alla terza visita, in media, le persone se ne erano ricordate otto immediatamente dopo, sei dopo i venti minuti e ne avevano individuate 15 nella lista. Alla quarta visita, invece, le parole ricordate subito dopo il test erano state sette, quelle dopo la pausa sei e quelle nell’elenco 14.

Alterati i livelli ormonali

Analizzando tutti i dati a loro disposizione, gli autori del nuovo studio hanno scoperto che le donne che non avevano subito eventi stressanti, al quarto incontro erano in grado di ricordare in media mezza parola in meno rispetto alla terza visita. Le donne con una o più situazioni di stress, invece, ricordavano in media una parola in meno alla quarta visita rispetto alla precedente. Gli esperti hanno calcolato che la capacità di riconoscere le parole, alla terza visita, è diminuita in media di 1,7 parole per le donne con almeno un fattore di stress e di 1,2 parole in meno per le donne senza eventi stressanti. Non è emersa invece alcuna associazione con gli eventi traumatici. 

Attenzione alle tensioni prolungate

“Una normale risposta allo stress causa un temporaneo aumento dei livelli ormonali come il cortisone e quando termina, questi ritornano ai valori di prima. Ma con lo stress ripetuto, o con una maggiore sensibilità allo stress, l’organismo accumula un’aumentata e prolungata risposta ormonale che ci mette più tempo per rientrare. Se questi livelli restano alti, le conseguenze per l’ippocampo, la regione cerebrale in cui si elabora la memoria, non sono positivi” hanno spiegato gli studiosi.

 

 
 
 

Un consiglio

Controllare gli eventi stressanti e impedirli è impossibile. È possibile però controllare il modo in cui si reagisce allo stress, evitando che diventi motivo di oppressione. In che modo? Cercando di ritagliarsi dei momenti per fare attività piacevoli, prendendosi cura di sé e se serve rivolgendosi a un medico.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Citomegalovirus e paura del contagio

26/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Se, durante la gravidanza, si teme che il proprio partner sia stato contagiato dal citomegalovirus, che si trasmette anche attraverso i rapporti sessuali, può essere opportuno verificarlo attraverso un dosaggio degli anticorpi specifici.   »

Regressione nel linguaggio in un bimbo di 18 mesi: c’è da preoccuparsi?

24/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Giorgio Rossi

Quando si ha il dubbio che il bambino sia interessato da un disturbo del neurosviluppo è opportuno richiedere il parere di uno specialista.   »

Streptococco: può dare febbre nonostante l’antibiotico?

17/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

L'infezione alla gola dovuta a streptococco ha caratteristiche inconfondibili: mal di gola e febbre elevata, assenza di raffreddore e tosse (che invece accompagnano di norma le infezioni respiratorie virali) e, soprattutto, scomparsa della febbre a 24 ore dall’inizio della terapia antibiotica.   »

Vitamina D: una sua carenza può influenzare la fertilità?

17/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La vitamina D non serve soltanto per fissare il calcio nelle ossa, ma ha effetti sia sul sistema immunitario (potenzia le difese, come la vitamina C) sia sulla fertilità maschile e femminile.   »

Quale latte a 13 mesi se si smette di allattare al seno?

10/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

Dopo l'anno di vita si può tranquillamente offrire il latte vaccino, meglio in tazza per evitare che il bambino ne assuma troppo.   »

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Fai la tua domanda agli specialisti