Rischio botulino: attenzione alle conserve fatte in casa

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 06/08/2014 Aggiornato il 06/08/2014

Con le conserve casalinghe aumenta il rischio botulino. Per scongiurarlo, però, è sufficiente prendere le giuste precauzioni

Rischio botulino: attenzione alle conserve fatte in casa

Una marmellata o una salsa di pomodoro fatte in casa sono, senza dubbio, una scelta sana. Infatti, sono sempre più numerose le mamme che scelgono la via dell’’autoproduzione’. Ma, al contempo, questi innocui barattoli di genuinità possono trasformarsi in pericoli per la salute di grandi e piccini. Il rischio botulino, nelle preparazioni casalinghe, è infatti, sempre in agguato.

Rischio maggiore nelle ricette light

L’Istituto superiore di sanità, tramite il Centro nazionale di riferimento per il botulismo, ha stilato una serie di linee guida per la preparazione senza rischi di conserve & Co. Pare che il rischio botulino si nasconda con più frequenza laddove si sperimentano nuove ricette, magari all’insegna della cucina leggera e innovativa. Perché tutti gli ingredienti “tradizionali” nemici della linea come sale o zucchero, vengono notevolmente diminuiti o eliminati del tutto, dimenticandosi che sono proprio questi componenti a garantire la corretta conservazione della preparazione.

Accorgimenti e linee guida anti-botulino

Per azzerare il rischio botulino e godersi comunque un’ottima conserva casalinga, l’Istituto superiore di sanità sul suo sito di riferimento, dà una serie di basilari consigli, che però sono ben più di semplici suggerimenti. Le linee guida anti-botulino (e contro la formazione di qualsiasi pericoloso microrganismo) sono differenziate a seconda della tipologia di ricetta, dolce o salata che sia. Vediamone alcune:

– L’aceto di vino è un ottimo conservante e non pesa sulla linea, dunque va usato in abbondanza.

– Ottime le aggiunte di olio evo e zucchero semolato, anch’essi garanzia di conservazione perfetta.

– Lavare con bicarbonato gli alimenti per eliminare i pesticidi accumulati sulla buccia

– Riempire sempre i contenitori delle conserve fino all’orlo.

– Pastorizzare i barattoli immergendoli in acqua fredda fino a ebollizione.

– Quando i barattoli sono freddi e chiusi, fare la prova click-clack: premendo al centro del tappo non si deve udire alcun click.

In breve

UN AIUTO DALLE LINEE GUIDA

Le conserve casalinghe sono una scelta economica e sana, per tutta la famiglia. Ma, per scongiurare il rischio botulino, vanno seguite linee guida precise.  

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Problemi al fegato in età adulta: può dipendere dal fatto di essere figli di cugini di primo grado?

13/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei.   »

“Piaghetta” del collo dell’utero: può impedire il concepimento?

07/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Il termine "piaghetta" è improprio perché allude non già a una lesione del collo dell'utero ma alla presenza su di esso del tessuto che abitualmente lo tappezza. Non è di ostacolo al concepimento ma se sanguina diventa opportuno intervenire.   »

Dilatazione di un uretere del feto: cosa si deve fare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale.   »

Bimba di 3 anni e mezzo che preferisce giocare da sola: si deve indagare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti