Antibiotici: per quanto tempo?

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 13/09/2017 Aggiornato il 13/09/2017

Non sempre concludere il ciclo di antibiotici potrebbe essere la soluzione migliore. Dubbi sull’efficacia di portare sempre a termine la cura

Antibiotici: per quanto tempo?

A gettare il seme del dubbio sull’efficacia di concludere il ciclo di antibiotici è stato un gruppo di ricercatori inglesi, capitanato da Martin Llewelyn, professore di Malattie infettive alla Brighton and Sussex Medical School, che ha da poco pubblicato sul British Medical Journal (BMJ) uno studio a riguardo. Quando ci si sente meglio, suggeriscono gli esperti, bisognerebbe smettere di prendere i farmaci, piuttosto che completare il ciclo.

Rischi di antibiotico-resistenza

Fino a oggi è sempre stato consigliato di concludere il ciclo di antibiotici, ma la ricerca inglese sostiene che questa prassi possa alla lunga portare a sviluppare una resistenza agli effetti del farmaco, mentre l’ipotesi che l’arresto precoce dell’antibiotico incoraggi la resistenza non è supportata da sufficienti prove. Sono dunque necessari maggiori studi per comprendere se interrompere le medicine quando si sta meglio possa permettere di assumere meno antibiotici.

Cicli più brevi

I dubbi parrebbero suggerire l’efficacia di cicli di antibiotici più brevi e su misura, per valutare la loro reale efficacia e contrastare la crescente resistenza agli antibiotici. Come sottolineato da Llewelyn i cicli brevi si sono dimostrati efficaci, ma occorre valutare le differenze che possono derivare dal fattore tempo. Esistono certamente alcune eccezioni, ma oggi è importante rivedere teorie datate e, attraverso la ricerca, giungere a prescrizioni su misura per ogni paziente. La ricerca ha appena intrapreso una nuova strada, ma c’è ancora molto cammino prima di giungere a risultati certi.

 

 

 
 
 

Da sapere!

Gli antibiotici sono efficaci solo per contrastare le infezioni batteriche, mentre sono del tutto inutili contro quelle virali.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Streptococco: può dare febbre nonostante l’antibiotico?

17/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

L'infezione alla gola dovuta a streptococco ha caratteristiche inconfondibili: mal di gola e febbre elevata, assenza di raffreddore e tosse (che invece accompagnano di norma le infezioni respiratorie virali) e, soprattutto, scomparsa della febbre a 24 ore dall’inizio della terapia antibiotica.   »

Vitamina D: una sua carenza può influenzare la fertilità?

17/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La vitamina D non serve soltanto per fissare il calcio nelle ossa, ma ha effetti sia sul sistema immunitario (potenzia le difese, come la vitamina C) sia sulla fertilità maschile e femminile.   »

Quale latte a 13 mesi se si smette di allattare al seno?

10/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

Dopo l'anno di vita si può tranquillamente offrire il latte vaccino, meglio in tazza per evitare che il bambino ne assuma troppo.   »

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Fai la tua domanda agli specialisti