Apnee notturne: la salute ne risente

Silvia Finazzi A cura di Silvia Finazzi Pubblicato il 23/01/2018 Aggiornato il 31/07/2018

Sono poco conosciute, eppure possono causare conseguenze molto serie sulla salute, come ipertensione e diabete. Ecco tutti i risvolti delle apnee notturne

Apnee notturne: la salute ne risente

Ci sono persone che riescono a vivere notti decisamente tranquille, riposando bene e a sufficienza e altre che hanno un rapporto abbastanza tormentato con il sonno. E poi ci sono persone che dormono male, spesso senza saperlo. Queste ultime appartengono alla categoria di coloro che soffrono di apnee notturne, un disturbo quasi sempre poco conosciuto e sottovalutato, ma che in realtà può avere conseguenze importanti sulla salute. Lo hanno ribadito gli esperti in occasione del congresso “Russamento e Apnee del sonno: malattia individuale e sociale”.

Pause del respiro

Insieme al russamento, la sindrome delle apnee ostruttive o Osas appartiene al gruppo dei disturbi respiratori durante il sonno. Le apnee notturne sono caratterizzata da un rallentamento eccessivo o addirittura da un blocco temporaneo del respiro fra un atto respiratorio e l’altro. In alcuni casi, la ripresa del respiro viene seguita da un russare sonoro. Queste pause involontarie della respirazione possono causare microrisvegli continui, che impediscono di avere un sonno profondo e ristoratore. Si calcola che il 4% degli uomini e il 2% delle donne fra i 30 e i 60 anni soffra di questa patologia che non risparmia nemmeno i bambini.

Possono causare stanchezza e ipertensione

Purtroppo la sindrome delle apnee notturne ha una serie di conseguenze importanti. La più ovvia è la frammentazione del sonno, per cui la persona può non riposare a sufficienza e quindi è soggetta a stanchezza diurna, diminuzione della prontezza di riflessi, mancanza di concentrazione, riduzione delle performance. In secondo luogo, può comparire ipertensione: di notte, infatti, la pressione tende naturalmente ad abbassarsi. In presenza di apnee ciò non succede, per cui a lungo andare possono comparire delle alterazioni persistenti dei valori pressori. Inoltre, la Osas si associa a un valore più elevato di proteina C reattiva, che è coinvolta nelle reazioni infiammatorie, e di emoglobina glicata, una proteina che si innalza in presenza di diabete.

A rischio anche cuore e cervello

Non bisogna dimenticare poi che l’interruzione della respirazione tipica delle apnee notturne comporta una riduzione dell’ossigeno plasmatico. Di conseguenza, si può innescare una sofferenza dei due organi più ossigeno-dipendenti dell’organismo: cuore e cervello. “Quando smettiamo di respirare si abbassa il livello di ossigeno nel sangue, quando poi riprendiamo a respirare arriva più ossigeno: questo alternarsi di ischemia e di riossigenazione è molto deleterio, perché durante la riossigenazione si ha la produzione di sostanze tossiche che vanno in circolo” spiega Fabrizio Salamanca, referente del Centro per la Diagnosi e Cura della Roncopatia dell’ospedale Humanitas San Pio X di Milano. Studi recenti hanno dimostrato che questi metaboliti tossici possono aumentare anche il rischio di tumori.

Servono cure specifiche

In presenza di apnee notturne, dunque, è importante intervenire in modo adeguato. Dopo aver analizzato la situazione, il medico può scegliere la soluzione più adeguata, come l’uso di Cpap, un particolare dispositivo che va indossato e insuffla aria a bassa pressione nel naso e nella bocca, o l’impiego di bite che consente di spostare in avanti la lingua.

 

 

 
 
 

Lo sapevi che?

Le apnee notturne possono comparire anche nei bambini. In questi casi, possono dipendere da un’ipertrofia del tessuto linfatico dell’anello del Waldeyer, che comprende le adenoidi e le tonsille.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Si può dare l’acqua ai piccolissimi?

22/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

Ad allattamento ben avviato, quindi più o meno dopo le prime settimane di vita, se ragionevolmente si ritiene che il bebè possa avere sete (o se si notano segni di disidratazione, come il pannolino asciutto per molte ore) gli si possono offrire piccole quantità d'acqua. Se fa numerose poppate nell'arco...  »

Coppia con bisnonni in comune: ci sono rischi per i figli?

22/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Il grado di parentela dovuto a bisnonni in comune non aumenta la probabilità di concepire figli con malattie ereditarie. A meno che vi siano persone malate o disabili tra i consanguinei in comune,   »

Dopo 4 maschietti arriverà la bambina?

16/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Non è assolutamente detto che dopo quattro figli maschi il quinto sarà una femminuccia perchè a ogni gravidanza si ripresentano le stesse probabilità di aver concepito un maschio o una bambina.   »

Placenta bassa in 16^ settimana: si può prendere l’aereo?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Una sospetta inserzione bassa della placenta va confermata con l’ecografia transvaginale a partire dalla 20^ settimana, quindi circa un mese prima di questa data è prematuro diagnosticarla: proprio per questo un viaggio in aereo si può affrontare senza rischi.   »

Dopo tre cesarei si può partorire naturalmente?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Al travaglio di prova dopo un parto cesareo, noto con l'acronimo TOLAC dall'inglese trial of labour after cesarean, possono essere ammesse solo le mamme che abbiano già affrontato l'intervento solo una, massimo due volte.   »

Manovre effettuate durante l’ecografia: possono causare danno al feto?

04/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giovanni Battista Nardelli

Nessuna delle manovre manuali esterne effettuate dal medico per poter svolgere l'ecografia nel migliore dei modi può esporre il feto a rischi.   »

Bimbo di 4 anni con una tosse che non passa nonostante l’antibiotico

02/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

È un'eventualità frequente che i bambini della scuola materna passino più tempo a tossire che il contrario. Posto questo, l’antibiotico andrebbe usato quanto la tosse con catarro persiste per più di un mese senza tendenza alla remissione.  »

Fai la tua domanda agli specialisti