Attenzione allo stress: raddoppia il rischio di ictus e infarto

Stefania Lupi A cura di Stefania Lupi Pubblicato il 14/01/2022 Aggiornato il 14/01/2022

Uno studio americano ha dimostrato il legame tra stress piscologico e rischio di malattia coronarica, come ictus e infarto. Gli uomini sono più a rischio delle donne. Ecco perché

Attenzione allo stress: raddoppia il rischio di ictus e infarto

Lo stress è da sempre nemico della salute. In particolare del cuore. Se si soffre di malattie cardiache, infatti, lo stress può raddoppiare il rischio di ictus e infarto. A rivelarlo è uno studio internazionale coordinato dalla Emory University di Atlanta, pubblicato sul Journal of the American Medical Association (JAMA).

Lo studio è durato 5 anni

Secondo i ricercatori “ci sono prove di un legame tra stress psicologico e rischio di malattia coronarica. Tuttavia, nonostante l’ischemia indotta da stress mentale sia stata riconosciuta come un fenomeno comune nei pazienti con malattia coronarica stabile, sono disponibili poche informazioni sul suo significato prognostico”. 
Per cercare di colmare questa lacuna lo studio ha preso in esame oltre 900 pazienti attraverso due ricerche condotte tra il 2011 e il 2016 seguendoli per circa 5 anni. Tutti avevano precedenti problemi cardiaci, ma una parte di essi presentava anche un’alta sensibilità allo stress mentale: quando sottoposti a pressione psicologica andavano incontro a ischemia, cioè un insufficiente apporto di sangue e ossigeno al cuore.

L’incidenza del diabete

La ricerca ha mostrato che questi pazienti, rispetto a quelli senza ischemia da stress, presentavano un rischio di due volte e mezzo più alto di andare incontro a ictus o infarto nel periodo dello studio e due volte più alto di essere ricoverati per scompenso cardiaco. Il rischio è risultato più alto per gli uomini rispetto alle donne e particolarmente accentuato per chi aveva avuto in precedenza un infarto o soffriva di scompenso cardiaco o diabete. 

Le conclusioni degli scienziati

Alla luce di queste considerazioni i ricercatori ritengono che siano necessarie “ulteriori ricerche per valutare se l’ischemia da stress mentale abbia un valore clinico”; in ogni caso questo fattore dovrebbe essere preso in considerazione nei pazienti con problemi cardiaci, “dato che è suscettibile di interventi medici e sullo stile di vita, come l’esercizio aerobico, la formazione per la gestione dello stress, fino all’assunzione di farmaci antidepressivi, beta-bloccanti e antianginosi”. 

 

 

 

 

 
 
 

Lo sapevi che?

Lo stress è collegato a disturbi psicologici, tra cui ansia, depressione, disturbi psicosomatici, della sfera sessuale e dell’alimentazione e disturbo bipolare.

 

 

 

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