Bruxismo e serramento dei denti per il 40% degli italiani

Alberta Mascherpa A cura di Alberta Mascherpa Pubblicato il 30/08/2018 Aggiornato il 30/08/2018

Bruxismo e serramento dei denti sono disturbi molto comuni ma sottovalutati, eppure mettono in pericolo la salute dei denti e di tutto l’organismo

Bruxismo e serramento dei denti per il 40% degli italiani

Bruxismo e serramento dei denti sono più diffusi di quanto si creda. Si manifestano con digrignare i denti, di notte principalmente ma anche di giorno, oppure serrare con forza le due arcate dentali. Sono parafunzioni che possono riguardare fino al 40% della popolazione, il 10-15% in forma grave.

Per troppo stress

Attualmente si registra in forte crescita la diagnosi di queste problematiche e di tutti gli effetti che possono determinare dal punto di vista neuromuscolare. Luca Landi, Presidente Eletto della Società Italiana di Parodontologia & Implantologia, spiega che mentre i disturbi di malocclusione riguardano il modo in cui i denti si interfacciano tra loro sulle due arcate, le parafunzioni sono atteggiamenti che determinano un contatto non fisiologico tra denti superiori e inferiori. Bruxismo e serramento sono entrambi modi che l’organismo utilizza per scaricare tensioni e stress somatizzando certe condizioni psicologiche.

La differenza tra i due

Nel bruxismo si evidenzia il digrignamento, cioè lo sfregamento dei denti sia in avanti e indietro, sia lateralmente; nel serramento invece i denti restano a contatto troppo a lungo con contrazione dei muscoli e dell’articolazione temporo-mandibolare.

Danni all’intero organismo

Questi atteggiamenti, prolungati nel tempo, sono pericolosi non solo per il cavo orale, ma per gli effetti posturali e articolari che possono causare. Se normalmente i denti vengono in contatto non più di 20 minuti al giorno durante la masticazione o mentre si parla, nel bruxismo i denti sono in contatto anche 6-8 ore su 24, il che significa che in termini di consumo di denti una settimana come bruxista equivale a un mese per un soggetto che non soffre di parafunzioni. Il bruxismo può avvenire sia di giorno sia di notte; quello notturno è più facile da identificare e controllare perché porta a svegliarsi con indolenzimento o dolore della bocca e anche del collo e della testa.

I segnali da osservare

Altri segni che si notano in bruxismo e serramento sono il consumo dei denti, che si presentano appiattiti nel bruxismo mentre chi stringe i denti vede comparire dei buchetti nelle cuspidi dei molari, e un aumento della sensibilità termica.

Indispensabile il bite

In entrambi i casi i bite notturni sono utili: si tratta di paradenti rigidi che servono ad evitare che i denti, venendo in contatto in modo anomalo, si consumino. Attenzione però, mette in guardia l’esperto, al fatto che il bite spesso è utilizzato senza una diagnosi corretta e con un bite non ben equilibrato il rischio è di non trarne alcun beneficio; sconsigliati anche i dispositivi fai da te che si trovano in farmacia e che si automodellano sulla bocca del paziente perché non danno gli effetti voluti.

 

 

 
 
 

Da sapere

 

ANCHE DI GIORNO

Le parafunzioni possono essere anche diurne e presentarsi, per esempio, durante l’orario di lavoro oppure mentre si fa sport. Diventano sono più complicate da gestire e in questi casi anche l’aspetto psicologico e la gestione dello stress contano molto nella risoluzione del problema.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Mutazioni MTHFR eterozigote e PAI 4g/4g omozigote: possono causare l’aborto?

24/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

L'interruzione spontanea di una gravidanza iniziale è quasi sempre dovuta a uno sbilanciamento cromosomico del feto e non a mutazioni che di fatto non impediscono in assoluto che una gestazione vada a buon fine, come dimostra il fatto che tantissime donne che ne sono interessate hanno figli.   »

Quinta settimana di gravidanza: non si vede l’embrione e si evidenzia un distacco

21/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Anna Maria Marconi

Non è mai opportuno voler fare la prima ecografia troppo precocemente perché anziché esserne tranquillizzate si rischia di peggiorare la propria ansia. In quinta settimana difficilmente si vedono l'embrione e il battito del cuoricino, in più non si può capire bene se davvero si è in presenza di un distacco...  »

Pillola del giorno dopo a un mese e mezzo dal parto: si può assumere se si sta allattando?

21/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Di fatto, se si sta allattando esclusivamente al seno e dal parto è passato poco tempo, non è necessario assumere la contraccezione d'emergenza perché si può contare su una naturale protezione anticoncezionale.   »

Bimbo di 14 mesi che non vuole masticare

13/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Roberta Levi

In genere è intorno ai 12 mesi che i bambini sono abbastanza in grado di masticare, ma è tra i 18 e i 24 mesi che si arriva a masticare bene di tutto. Solo se a due anni il bambino ha ancora gravi difficoltà col cibo a pezzettini è opportuno discuterne con il pediatra.   »

Fai la tua domanda agli specialisti