Caffè: scoperti poteri anti-tumorali

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 06/06/2016 Aggiornato il 06/06/2016

Una tazzina di caffè allungherebbe la vita e ridurrebbe il rischio di tumori. Ecco perché

Caffè: scoperti poteri anti-tumorali

Bere una tazzina di caffè al giorno potrebbe ridurre il rischio di sviluppare il tumore all’intestino. Lo dimostrerebbe uno studio di alcuni ricercatori della University of Southern California, pubblicato dalla American Association for Cancer Research.

Effetti salutari

Secondo Stephanie Schmit, responsabile dello studio, consumare una tazzina o due  al giorno ridurrebbe il rischio di neoplasie intestinali fino al 26%. Tuttavia, bisogna fare attenzione alla quantità: la percentuale tenderebbe, infatti, ad abbassarsi drasticamente se si esagera con l’espresso. Insomma la “giusta” dose sembrerebbe essere un consumo di tre-quattro tazzine al giorno. Gli effetti benefici del caffè, relativamente alla diminuzione di frequenza di cancro del colon-retto, dipenderebbero dal tipo di chicco, tostatura e metodo di preparazione. Non dipenderebbero, invece, dall’aroma o dal tipo di preparazione, visto che vale per quello espresso, solubile o filtrato.

Non solo merito della caffeina

Lo studio avrebbe dimostrato, anche, che non sarebbe solo la caffeina a proteggere l’intestino dal rischio tumore, poiché gli stessi effetti benefici sarebbero stati riscontrati anche in bevande decaffeinate. Quindi gli amanti del caffè decaffeinato possono stare tranquilli: anche il “dec” sarebbe in possesso delle stesse proprietà antitumorali.

Preziosi antiossidanti

Sarebbero, invece, proprio gli antiossidanti i responsabili delle proprietà salutari del caffè, insieme ad altre sostanze chimiche, dette “antimutagene” perché in grado di impedire le mutazioni cellulari che sono alla base del processo tumorale.

Necessarie altre ricerche

Ci vorranno, però, altre ricerche per affermare con certezza che le neoplasie intestinali possono essere prevenute bevendo almeno una tazzina di caffè al giorno. I ricercatori dichiarano, però, che incoraggeranno gli amanti del caffè a continuare a berlo, proprio perché potrebbe diminuire il rischio di sviluppare il cancro al colon-retto.

 

 

 

 
 
 

lo sapevi che?

Tra i tanti benefici del caffè, dimostrati da altri studi, ci sarebbero anche la capacità di essere un antitumorale della pelle e di prevenire il carcinoma al seno.

 

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Gravidanza criptica: vuol dire che il test non la rileva?

17/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Si parla di gravidanza critica quando la donna ignora la possibilità di essere incinta quindi non effettua alcun accertamento per scoprirla.   »

Gravidanza a 43 anni e test del DNA fetale dopo la translucenza: cosa aspettarsi?

17/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

A 43 anni di età, avere una gravidanza che giunge alla 12^ settimana con un esito favorevole della translucenza nucale fa ben sperare per il meglio. La maggior parte delle anomalie cromosomiche gravi porta infatti all'aborto spontaneo entro la decima settimana.  »

Deltacortene prescritto in gravidanza: farà male al bambino?

17/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Se il ginecologo curante stabilisce che è opportuno assumere cortisone anche per tutta la durata della gravidanza, significa che nel rapporto beneficio-rischio vince il beneficio.  »

Bimba di 22 mesi che ha iniziato a voler dormire nel lettone

10/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Può capitare che un bambino dopo aver accettato di buon grado di dormire nel proprio lettino a un certo punto cambi idea e voglia a tutti i costi fare la nanna nel lettone: in questo caso occorre armarsi di pazienza e adottare il criterio della gradualità.   »

Fai la tua domanda agli specialisti