Camminare lentamente? È segno che si sta diventando vecchi

Alberta Mascherpa A cura di Alberta Mascherpa Pubblicato il 13/12/2019 Aggiornato il 13/12/2019

Camminare lentamente è un segnale di vecchiaia, anche se si è ancora relativamente giovani. Ecco perché

Camminare lentamente? È segno che si sta diventando vecchi

Medici e preparatori atletici sono concordi da sempre nell’affermare che camminare a passo spedito è la miglior ricetta per preservare salute, forma fisica e giovinezza. La camminata a passo rapido, infatti, pur non affaticando come altre attività fisiche, aiuta a mantenere attivo il sistema cardiocircolatorio, allena cuore e polmoni, preserva salde le ossa, forti i muscoli, sciolte le articolazioni.  Altrettanto non si può dire del camminare lentamente che è segno invece di vecchiaia.

Se il passo rallenta

A volte però succede, senza accorgersene, di rallentare il passo, sia quando si cammina volutamente come esercizio fisico, sia quando serve solo per spostarsi. Attenzione perché questo è un segnale da non trascurare, già a partire dai 45 anni, età piuttosto ancora piuttosto giovane. Secondo uno studio condotto dai ricercatori della Duke University King’s College di Londra sulla base di dati raccolti dal Dunedin Study, un ampio studio condotto sul centinaia di uomini e donne nati nel 1972-73 nella città di Dunedin in Nuova Zelanda, camminare lentamente può essere un segnale di invecchiamento precoce.

Segno di decadimento precoce

I ricercatori si sono soffermati in modo particolare su 904 uomini e donne analizzando i dati raccolti dalla loro prima infanzia fino ai 45 anni verificando così che le persone che camminavano più lente erano le stesse che mostravano segni di invecchiamo più evidenti, dallo stato dei denti a quello dei polmoni fino al sistema immunitario. Persino l’aspetto fisico di che tende a camminare lentamente presenta tratti di invecchiamento più marcato rispetto a chi va a passo spedito anche a 45 anni e oltre. Che il camminare lentamente fosse un segnale dell’età del resto lo si sapeva da tempo ma a essere sconosciuto era il fatto che già a partire dai 45 anni può rappresentare un marker dell’invecchiamento precoce. Tutto questo suggerisce che non serve sforzarsi di camminare più veloci quando si comincia a notare che si rallenta.

Un campanello d’allarme

Sarebbe invece più opportuno fare controlli attenti dai medici per verificare con esami e test lo stato di invecchiamento generale dell’organismo in modo da poterlo arginare con efficacia seguendo i consigli e le terapie suggerite dagli specialisti. Il camminare lentamente in sostanza deve essere un campanello di allarme da non trascurare mai: se da sempre si cammina veloci e a poco a poco si comincia a rallentare, è consigliabile intervenire subito.

 

 

 
 
 

Da sapere!

 Se si notano dei cambiamenti nelle proprie abitudini, come cominciare a camminare lentamente, è bene approfondire lo stato di salute e di benessere generale.

 

Fonti / Bibliografia

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