ll tumore più frequentemente diagnosticato nel 2020 è stato quello al seno (54.976, pari al 14,6% di tutte le nuove diagnosi). La buona notizia è che la mortalità è in calo -0,8% per anno, questo grazie all’evoluzione delle terapie e alla sempre maggiore attenzione alla diagnosi precoce.
L’aumento di incidenza del cancro al seno è, infatti, riferito in particolare alle donne di 45-49 anni, e potrebbe essere spiegato dall’ampliamento della mammografia in alcune regioni che hanno coinvolto anche questa fascia di età.
Anticipare l’età della prevenzione
Uno studio inglese pubblicato sulla rivista scientifica The Lancet Oncology sostiene proprio l’importanza di anticipare la prima mammografia a 40 anni. Lo Uk Age Trial guidato da Stephen W. Duffy, direttore della Policy Research Unit in Cancer Awareness presso l’università Queen Mary di Londra, ha dimostrato che, anticipando l’età dello screening mammografico, si verifica una riduzione della mortalità del 25% negli anni successivi. Lo studio è partito nel 1990 e i risultati riguardano donne seguite in media per 23 anni.
Il team ha analizzato 160mila donne che all’inizio della sperimentazione avevano fra i 39 e i 40 anni. Un terzo (53.883) hanno ricevuto via posta l’invito a sottoporsi alla mammografia ogni anno, mentre gli altri due terzi costituivano il gruppo di controllo che non si è sottoposto a esami fino ai 50 anni. Dopo 10 anni, i ricercatori hanno potuto osservare una riduzione di mortalità per cancro al seno nel primo gruppo (in cui si sono verificati 83 decessi) rispetto al secondo (219).
Cosa dicono le attuali Linee guida
Le Linee guida europee non consigliano lo screening nella fascia d’età 40-44 anni perché i risultati degli studi non sono ancora così significativi e poi perché iniziare in età troppo giovane porterebbe a un eccesso di falsi positivi e sovradiagnosi. Questo perché un seno giovane può essere “opaco” ai raggi X (e quindi di difficile lettura) ed è alto il rischio di un test falsato. Le indicazioni europee parlano invece di una strong recommendation per le donne dai 50 ai 69 anni, che dovrebbero eseguire una mammografia ogni due anni.
Da sapere!
L’ideale sarebbe uno screening personalizzato basato sul rischio individuale, indipendentemente dall’età. Molti studi oggi stanno andando in questa direzione, perché sarebbe utile considerare anche fattori di rischio importanti come familiarità, densità del seno e stili di vita.
Fonti / Bibliografia
- Effect of mammographic screening from age 40 years on breast cancer mortality (UK Age trial): final results of a randomised, controlled trial - The Lancet OncologyYearly mammography before age 50 years, commencing at age 40 or 41 years, was associated with a relative reduction in breast cancer mortality, which was attenuated after 10 years, although the absolute reduction remained constant. Reducing the lower age limit for screening from 50 to 40 years could potentially reduce breast cancer mortality.
- LINEE GUIDA EUROPEE PER LO SCREENING MAMMOGRAFICO: INIZIA LA FASE DI ADOLOPMENT | Osservatorio Nazionale Screening