Cancro al seno: meno controlli se la donna non si piace

Silvia Finazzi A cura di Silvia Finazzi Pubblicato il 26/02/2018 Aggiornato il 09/08/2018

Le donne che non amano la forma o le dimensioni del proprio seno si sottopongono a meno controlli, rendendosi così più esposte al cancro al seno

Cancro al seno: meno controlli se la donna non si piace

Di fronte a un difetto fisico e a un corpo che piace poco si possono avere due reazioni. C’è chi si rimbocca le maniche e cerca di affrontare la realtà e chi tende a scappare. Rientrerebbero in quest’ultimo gruppo anche molte delle donne che non sono soddisfatte del proprio seno. Secondo una recente ricerca, infatti, i controlli di prevenzione efficaci per la lotta al cancro al seno sarebbero molto più frequenti nelle donne che amano il proprio décolleté.

Soddisfatte e… controllate

Lo studio che ha analizzato il rapporto fra soddisfazione per la propria esteriorità e attenzione nei confronti del cancro al seno è stato condotto su 384 donne da un team di ricercatori britannici della Anglia Ruskin University e pubblicato sulla rivista medica Body Image. Tutte sono state invitate a rispondere a un questionario dettagliato sulla percezione che avevano di sé, sul loro stato di salute e sulla frequenza con cui si sottoponevano a controlli e visite mediche, in particolare per la prevenzione del cancro al seno.

Autopalpazione… questa sconosciuta

Dall’analisi dei risultati è emerso che la maggior parte delle intervistate non era soddisfatta della forma e/o delle dimensioni del proprio seno: il 44% di loro desiderava un décolleté più prosperoso, mentre il 31% più piccolo. Per quanto riguarda le manovre di prevenzione, ben 1/3 del campione ha ammesso di non aver mai eseguito l’autopalpazione del seno o di averla fatta molto raramente. Solo il 55% ha risposto che in caso di problemi andrebbe subito a farsi visitare da un medico, mentre una volontaria su 10 rimanderebbe il più possibile la visita o non la farebbe affatto. Per quale ragione? Per non dover mostrare il proprio seno.

Andare oltre la “funzione” estetica

Insomma, secondo quanto evidenziato da questo studio, la vergogna di mostrare al medico un seno non conforme alle proprie aspettative sarebbe più grande della paura del cancro al seno. Ecco perché gli esperti suggeriscono di promuovere delle campagne di informazione per ricordare alle donne che il seno non è solo un connotato esteriore, ma è fortemente legato alla salute.

 

 

 
 
 

Da sapere!

Il cancro al seno è una malattia curabile, purché venga scoperto per tempo. Per questo, è così fondamentale che le donne si sottopongano regolarmente ai controlli previsti.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Test di Coombs negativo dopo l’immunoprofilassi: perché?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti