Cancro al seno: spesso si scopre in gravidanza o durante l’allattamento

Patrizia Masini A cura di Patrizia Masini Pubblicato il 28/10/2019 Aggiornato il 29/10/2019

Sono numerose le donne che scoprono di avere un cancro al seno quando aspettano un bambino o mentre lo allattano. Che cosa si può fare

Cancro al seno: spesso si scopre in gravidanza o durante l’allattamento

Il cancro al seno colpisce un numero sempre crescente di donne in età fertile e non di rado la malattia viene scoperta proprio durante la gravidanza o l’allattamento. Ben una donna su 10, infatti, scopre la malattia mentre è incinta o durante l’allattamento al seno. Qual è il motivo di questa nuova relazione? Una delle cause è, senza dubbio, l’età posticipata della maternità. Le donne decidono sempre più tardi di diventare mamme e, dunque, hanno più probabilità di sviluppare forme tumorali al seno. A confermarlo è uno studio inglese del Breast Cancer Care.

Lo studio su 500 mamme

Questa ricerca ha coinvolto un campione di 496, affette da cancro al seno e di massimo 45 anni di età. Tra queste donne, una su dieci aveva scoperto la malattia in gravidanza o mentre allattava e ben un terzo, ha ricevuto le specifiche terapie quando il figlio era molto piccolo.

Paura anche per i figli

Scoprire di essere malate di cancro quando si è appena diventate mamme, o si è in procinto di diventarlo, è davvero uno shock. Infatti, più della metà delle donne considerate nello studio afferma di aver sofferto moltissimo per le terapie ricevute in un momento tanto delicato e di essere terrorizzata dall’idea di non potersi prendere adeguatamente cura dei figli o di non vederli crescere. Ciò che manca, in questi casi, è un adeguato sostegno psicologico (e non solo) alle neomamme che scoprono di avere un tumore al seno.

 

 

 
 
 

da sapere!

Occorrerebbe un’attenzione maggiore non solo relativamente all’aiuto psicologico, ma anche riguardo i supporti fisici e materiali alla famiglia.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Mamma e papà Rh negativo: in gravidanza e dopo il parto si deve fare lo stesso la profilassi?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Se entrambi i genitori sono Rh negativo non ha alcun senso che alla donna venga effettuata la profilassi contro il fattore Rh positivo, viso che il figlio sarà con certezza Rh negativo.   »

Autismo: c’è un’indagine che può accertarlo con sicurezza in gravidanza?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Giorgio Rossi

Come e più di altre anomalie del neurosviluppo, i disturbi dello spettro autistico sono legati a molteplici "errori" genetici. Alcune ricerche hanno indicato più di 1000 geni potenzialmente coinvolti: la complessità del problema non consente di accertarlo con sicurezza durante la gravidanza.   »

Problemi al fegato in età adulta: può dipendere dal fatto di essere figli di cugini di primo grado?

13/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei.   »

Dilatazione di un uretere del feto: cosa si deve fare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale.   »

Bimba di 3 anni e mezzo che preferisce giocare da sola: si deve indagare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti