Cistite: attenzione agli antibiotici. L’eccesso li rende inefficaci

Stefania Lupi A cura di Stefania Lupi Pubblicato il 30/06/2020 Aggiornato il 30/06/2020

Per curare la cistite è meglio non abusare degli antibiotici; il rischio è che facciano più male che bene

Cistite: attenzione agli antibiotici. L’eccesso li rende inefficaci

La cistite è un disturbo molto diffuso, tanto è vero che nel corso della vita ne soffre almeno una donna su due. Questa infezione della vescica causa uno stimolo persistente, frequente e urgente a urinare in piccole quantità, accompagnato a una sensazione di bruciore durante la minzione. Per curarla di solito viene prescritto un antibiotico, che spesso viene utilizzato in modo eccessivo.

Le Linee guida per la cistite

A sottolinearlo è la Fondazione italiana continenza (Fic), che ha stilato un Position Paper, ossia delle Linee guida per il corretto trattamento della cistite, insieme a medici di famiglia, farmacologi, ginecologi e urologi di numerose società scientifiche. Spiega Roberto Carone, presidente emerito della Fondazione Italiana Continenza e past president della Società Italiana di Urologia: “Il fenomeno dell’antibiotico-resistenza è in preoccupante crescita e non sempre il trattamento, considerato d’elezione dalla maggior parte dei medici, porta a un miglioramento delle condizioni e a evitare che il problema si ripresenti. Oggi studi scientifici e pratica clinica ci dicono che terapia e prevenzione si fanno spesso con una terapia non antibiotica, come per esempio una buona integrazione di D-mannosio ad alte dosi”.

Questo zucchero semplice, infatti, è in grado di bloccare l’azione di batteri come Escherichia Coli, spesso alla base dell’insorgenza della cistite. I risultati positivi documentati dagli studi mostrano che importanti concentrazioni di D-mannosio nelle urine possono avere un effetto protettivo

Prevenire è meglio che curare

Molto importante, però, è anche la prevenzione, da mettere in atto con semplici regole di vita. Come suggerisce il Position Paper della Fic, per evitare di incorrere in episodi di cistite è sufficiente effettuare una accurata e quotidiana igiene perineale, utilizzando dei detergenti intimi a pH 3,4 – 4,5 simile a quello fisiologico presente in vagina, con movimenti che vanno dall’avanti all’indietro; durante il ciclo mestruale intensificare l’igiene personale; evitare un utilizzo persistente di biancheria intima costituita da materiale sintetico e/o colorato o pantaloni troppo aderenti; cambiare l’assorbente interno frequentemente e rimuoverlo sempre durante la notte; non usare lavande vaginali, in particolare quelle con attività disinfettante; urinare prima e soprattutto dopo il rapporto sessuale; bere molta acqua nel corso della giornata (1 litro e mezzo/2 litri al giorno); avere un adeguato apporto alimentare di fibre e curare la stitichezza.

 

 

 
 
 

Da sapere!

In estate la cistite può essere favorita da diversi fattori: disidratazione (porta a una maggiore concentrazione delle urine e indebolisce le difese immunitarie), sabbia, costume bagnato, ma acqua di mare.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Mamma e papà Rh negativo: in gravidanza e dopo il parto si deve fare lo stesso la profilassi?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Se entrambi i genitori sono Rh negativo non ha alcun senso che alla donna venga effettuata la profilassi contro il fattore Rh positivo, viso che il figlio sarà con certezza Rh negativo.   »

Autismo: c’è un’indagine che può accertarlo con sicurezza in gravidanza?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Giorgio Rossi

Come e più di altre anomalie del neurosviluppo, i disturbi dello spettro autistico sono legati a molteplici "errori" genetici. Alcune ricerche hanno indicato più di 1000 geni potenzialmente coinvolti: la complessità del problema non consente di accertarlo con sicurezza durante la gravidanza.   »

Problemi al fegato in età adulta: può dipendere dal fatto di essere figli di cugini di primo grado?

13/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei.   »

Dilatazione di un uretere del feto: cosa si deve fare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale.   »

Bimba di 3 anni e mezzo che preferisce giocare da sola: si deve indagare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti