Colesterolo cattivo: c’è un nuovo farmaco per combatterlo

Metella Ronconi A cura di Metella Ronconi Pubblicato il 03/11/2021 Aggiornato il 03/11/2021

In Gran Bretagna nasce un’alleanza tra pubblico e privato per combattere il colesterolo cattivo con un nuovo farmaco

Colesterolo cattivo: c’è un nuovo farmaco per combatterlo

Il colesterolo cattivo rappresenta una delle principali cause delle malattie cardiovascolari. Con circa 7,6 milioni di persone in Gran Bretagna affette da malattie cardiache e circolatorie, che causano più di un quarto (27%) di tutti i decessi ogni anno, il sistema sanitario nazionale (NHS National Health Service) ha riconosciuto le malattie cardiovascolari come la più grande area in cui, singolarmente, è possibile salvare vite nei prossimi 10 anni. Per questo è nato un progetto per lo studio di un nuovo farmaco.

Le persone più a rischio

La battaglia dell’NHS punta al colesterolo cattivo (Ldl ovvero lipoproteine a bassa densità) perché un livello elevato di queste lipoproteine può determinare un accumulo di grasso nelle arterie, con formazione di placche aterosclerotiche e un conseguente aumento di rischio di malattie cardiovascolari, come infarto e ictus. In particolare sono state prese in esame le persone con storia di eventi precedenti (per esempio infarto miocardico o angina instabile che necessita di ricovero ospedaliero, malattia coronarica, ictus ischemico o malattia arteriosa periferica) che hanno valori persistentemente alti di Ldl.

Un nuovo tipo di farmaco

È nata quindi una partnership del NHS con l’azienda Novartis per l’implementazione dell’uso del farmaco inclisiran in medicina generale, con raccomandazioni molto precise. Il farmaco viene indicato per il trattamento di pazienti adulti con livelli persistentemente elevati di Ldl-Colesterolo.

Si tratta di un farmaco definito “siRNA” (small-interfering – RNA) in grado di ridurre, interferendo appunto con l’RNA-messaggero, i livelli di colesterolo cattivo o Ldl. Viene somministrato in una dose iniziale, di nuovo dopo tre mesi e poi solo due volte l’anno con un’iniezione sottocutanea che va fatta da un operatore sanitario. In questo modo si può mantenere una riduzione del colesterolo Ldl nei periodi che intercorrono tra le diverse somministrazioni.

 

 

 
 
 

Da sapere!

Secondo le previsioni del NHS, in tre anni dovrebbero essere circa 300.000 i soggetti da trattare con inclisiran perché a elevato rischio cardiovascolare.

Fonti / Bibliografia

  • The NHS website - NHSFind information and advice on health conditions, symptoms, healthy living, medicines and how to get help.
Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Gravidanza criptica: vuol dire che il test non la rileva?

17/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Si parla di gravidanza critica quando la donna ignora la possibilità di essere incinta quindi non effettua alcun accertamento per scoprirla.   »

Gravidanza a 43 anni e test del DNA fetale dopo la translucenza: cosa aspettarsi?

17/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

A 43 anni di età, avere una gravidanza che giunge alla 12^ settimana con un esito favorevole della translucenza nucale fa ben sperare per il meglio. La maggior parte delle anomalie cromosomiche gravi porta infatti all'aborto spontaneo entro la decima settimana.  »

Deltacortene prescritto in gravidanza: farà male al bambino?

17/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Se il ginecologo curante stabilisce che è opportuno assumere cortisone anche per tutta la durata della gravidanza, significa che nel rapporto beneficio-rischio vince il beneficio.  »

Bimba di 22 mesi che ha iniziato a voler dormire nel lettone

10/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Può capitare che un bambino dopo aver accettato di buon grado di dormire nel proprio lettino a un certo punto cambi idea e voglia a tutti i costi fare la nanna nel lettone: in questo caso occorre armarsi di pazienza e adottare il criterio della gradualità.   »

Fai la tua domanda agli specialisti