Colon irritabile: migliora con il movimento

Alberta Mascherpa A cura di Alberta Mascherpa Pubblicato il 10/04/2019 Aggiornato il 10/04/2019

L’attività fisica attenua i sintomi del colon irritabile. Ecco gli sport più indicati per contenere questo problema che interessa soprattutto le donne

Colon irritabile: migliora con il movimento

Il benessere dell’intestino dipende anche da quello che si fa e non solo da quello che si mangia. O meglio ancora da quanto ci si muove. E questo è valido soprattutto in presenza di un fastidioso disturbo come il colon irritabile. Una ricerca dalle Sahlgrenska Academy svedese ha dimostrato, infatti, che chi soffre di sindrome del colon irritabile e conduce una vita dinamica ha un intestino in migliori condizioni, con una funzionalità non troppo compromessa e anche con una maggiore serenità personale rispetto a chi è sedentario.

Più colpite le donne

L’indagine, condotta da ricercatori dell’università di Göteborg, ha coinvolto un centinaio di persone con colon irritabile, un problema molto diffuso (secondo alcune stime riguarda il 7% degli italiani, principalmente donne) che comporta fastidi rilevanti per la qualità di vita: i sintomi gastrointestinali sono, infatti, debilitanti e comprendono dolore intestinale, meteorismo, sensazione di distensione dell’addome accompagnati da stipsi oppure diarrea.

Gli esercizi che aiutano

I ricercatori hanno cercato di capire se incrementare l’attività fisica potesse in qualche modo attutire i sintomi; ai partecipanti è stato proposto così di aumentare l’esercizio per arrivare a 20-60 minuti di attività da moderata a intensa tre-cinque volte alla settimana. Alcuni hanno iniziato da zero, cominciando ad andare in bicicletta o  semplicemente camminare; per altri già attivi è stato pensato un programma personalizzato di incremento dell’attività.

Miglioramenti anche a distanza di tempo

I risultati hanno mostrato senza dubbio che dopo tre mesi oltre il 40% dei soggetti ha avuto miglioramenti nei sintomi del colon irritabile; gli effetti sono proseguiti nel lungo termine, tanto che a distanza di cinque anni i partecipanti che avevano aumentato l’attività fisica riferivano di avere meno sintomi gastrointestinali rispetto a quando in passato erano più sedentari. Chi soffre di sindrome del colon irritabile, infatti, spesso limita l’attività fisica, mentre questa ricerca ha dimostrato che muovendosi di più la funzione intestinale diventa più stabile. Questo è vero anche per chi soffre di diarrea e teme di vedere aumentare il problema facendo movimento. Ebbene, anch’essi hanno riscontrato, dopo aver fatto attività fisica, di avere una maggior capacità di influenzare e tenere sotto controllo il proprio intestino.

 

 

 
 
 

Da sapere!

L’esercizio va comunque dosato e pensato per ciascuna persona, in modo che possa affrontarlo nel migliore dei modi e trarne il massimo dei benefici. Che sono anche psicologici.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Placenta bassa in 16^ settimana: si può prendere l’aereo?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Una sospetta inserzione bassa della placenta va confermata con l’ecografia transvaginale a partire dalla 20^ settimana, quindi circa un mese prima di questa data è prematuro diagnosticarla: proprio per questo un viaggio in aereo si può affrontare senza rischi.   »

Dopo tre cesarei si può partorire naturalmente?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Al travaglio di prova dopo un parto cesareo, noto con l'acronimo TOLAC dall'inglese trial of labour after cesarean, possono essere ammesse solo le mamme che abbiano già affrontato l'intervento solo una, massimo due volte.   »

Manovre effettuate durante l’ecografia: possono causare danno al feto?

04/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giovanni Battista Nardelli

Nessuna delle manovre manuali esterne effettuate dal medico per poter svolgere l'ecografia nel migliore dei modi può esporre il feto a rischi.   »

Bimbo di 4 anni con una tosse che non passa nonostante l’antibiotico

02/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

È un'eventualità frequente che i bambini della scuola materna passino più tempo a tossire che il contrario. Posto questo, l’antibiotico andrebbe usato quanto la tosse con catarro persiste per più di un mese senza tendenza alla remissione.  »

Fai la tua domanda agli specialisti