Con un amico a quattro zampe meno soli e più in salute

Stefania Lupi A cura di Stefania Lupi Pubblicato il 03/10/2018 Aggiornato il 03/10/2018

L’amico a quattro zampe è un alleato prezioso: aiuta a trascorrere più tempo all’aria aperta con vantaggi sia sull’umore sia sul fisico

Con un amico a quattro zampe meno soli e più in salute

L’ amico a quattro zampe è un compagno di vita impagabile: oltre a essere fedele e affettuoso, ci aiuta a vivere meglio e in salute. La conferma arriva dall’American Heart Association, secondo cui  possedere un cane riduce il rischio di attacco di cuore da parte del proprietario che, portandolo a passeggio, fa più attività fisica. Su questo concordano anche i ricercatori canadesi dell’Università di Vittoria, secondo cui chi possiede un amico a quattro zampe trascorre 300 minuti alla settimana all’aperto, contro i soli 168 di coloro che non ce l’hanno.

Un toccasana per il corpo e la mente

E non è tutto. Uno studio dell’organizzazione no-profit Acac(Australian companion animal council) ha dimostrato che l’ amico a quattro zampe non farà mai sentire solo il suo padrone e non lo abbandonerà mai. Concorda Sergio Bottino, coordinatore dei servizi extra-veterinari per gli animali di Ca’ Zampa, la prima clinica veterinaria integrata alle porte di Milano, dotata anche di una palestra per i corsi di addestramento di base e il recupero comportamentale.  

Esercizi per due e 4 zampe

 “Il cane rafforza il rapporto uomo-pet  – afferma Bottino – e fa bene alla salute poiché  – portandolo fuori per le passeggiate quotidiane – si ha l’opportunità di fare anche attività fisica con esercizi mirati, dedicati sia al padrone sia al cane: dalla semplice passeggiata alla corsa. Un esempio? La “passeggiata semplice” richiede almeno 20 minuti e andrebbe fatta dalle due alle tre volte a settimana e, in base alle caratteristiche della razza, può essere protratta ulteriormente. Partendo dalla condotta del cane al guinzaglio a fianco del proprietario si possono inserire  a piacimento dei cambi di velocità dell’andatura o delle svolte a destra e sinistra, ma anche una posizione di controllo tenuta per pochi istanti (il tipico comando del “seduto”). Se ci sono degli ostacoli non pericolosi si può anche condurre il cane al salto”.

 

 

 

 

 

 
 
 

Da sapere!

La presenza di un animale in casa è molto positiva anche per la crescita del bambino che impara a prendersi cura di un altro essere vivente.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Test di Coombs negativo dopo l’immunoprofilassi: perché?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti