Covid-19: la vitamina D riduce l’infezione?

Stefania Lupi A cura di Stefania Lupi Pubblicato il 28/02/2022 Aggiornato il 28/02/2022

Uno studio cinese smorza le speranze secondo cui un’assunzione di vitamina D potrebbe ridurre gli effetti della malattia da Covid-19: non sembra infatti che l'integrazione incida su morti e ricoveri

Covid-19: la vitamina D riduce l’infezione?

Non ci sono attualmente evidenze scientifiche che la vitamina D giochi un ruolo nella protezione dall’infezione dal coronavirus. Ad affermarlo è uno studio cinese pubblicato sulla rivista scientifica Nutrition Journal coordinato dal Primo ospedale di Nanchang e dall’Università Sun Yat-Sen di Guangzhou. 

Che problemi dà la mancanza di vitamina D?

A quanto emerso dallo studio cinese, una eventuale  carenza di vitamina D non è collegata a una maggiore predisposizione a casi gravi di Covid-19 o a una morte derivata dall’infezione del coronavirus. Non solo. Anche l’integrazione della vitamina non migliora significativamente gli esiti clinici nei pazienti colpiti da Sars-Cov2.

Lo studio ha preso in esame 536.105 pazienti che hanno partecipato a diversi studi già sottoposti a revisione. Secondo quanto analizzato, ogni aumento di 10 nanogrammi per millilitro della vitamina D nel sangue non è stata associata a una riduzione del rischio di Covid-19. Gli integratori di vitamina D, inoltre, non hanno ridotto nemmeno il numero dei decessi o i ricoveri in terapia intensiva.

Gli studiosi, infine, hanno anche evidenziato che la carenza di vitamina D (con meno di 20 ng per millilitro) o l’insufficienza della stessa (con meno di 30 ng per millilitro) non sono legati a un aumento significativo del rischio di infezione da Covid-19.

A cosa serve la vitamina D?

La vitamina D  è un regolatore del metabolismo del calcio e per questo è utile nell’azione di calcificazione delle ossa. Contribuisce inoltre a mantenere nella norma i livelli di calcio e di fosforo nel sangue.

 

 

 
 
 

In sintesi

Come si può uccidere il coronavirus?

Il virus è sensibile all’uso dei  disinfettanti contenenti alcol. Per questo è raccomandata un’attenta igiene della mani – soprattutto – e delle superfici con specifici gel. Non sembra invece che l’utilizzo di integratori di vitamina D possa avere un’incidenza sulla carica virale.

 

 

Fonti / Bibliografia

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