Depressione: con il Covid-19 la crescita è esponenziale

Lorenzo Marsili A cura di Lorenzo Marsili Pubblicato il 26/11/2020 Aggiornato il 26/11/2020

I sintomi legati alla depressione sono quintuplicati a causa del Covid-19. A rischio c’è la salute del 32% degli italiani e le stime parlano di 150mila nuovi casi nei prossimi mesi

Depressione: con il Covid-19 la crescita è esponenziale

La straordinaria e critica condizione in cui il Covid-19 ha costretto molti di noi a vivere (per non dire sopravvivere) sta mettendo a dura prova la salute mentale di una buona parte della popolazione. In particolare, la situazione si fa critica quando si parla di depressione, psicosi e dipendenze, che la pandemia non ha fatto altro che amplificare.

I casi sono quintuplicati

L’impatto del Covid-19 sui sintomi tipici della depressione preoccupa e non poco gli esperti. Si parla di dati allarmanti, con una crescita esponenziale negli ultimi mesi dei sintomi depressivi. Nel dettaglio, si parla di un incremento di cinque volte per sintomi moderati e di sette volte e mezzo per sintomi gravi. E questi incrementi riguardano tutti. Sono, però, le fasce deboli della popolazione a essere più esposte al pericolo. Infatti, i rischi legati alla depressione sono tre volte maggiori nei disoccupati e nelle persone con reddito inferiore ai 15mila euro.

Sintomi già in un italiano su 3

Come se non bastasse, recenti studi evidenziano come ben il 32% degli italiani inizi a manifestare sintomi depressivi. Così è a rischio la salute di un terzo della popolazione italiana, con 150mila nuovi casi di depressione maggiore attesi per i prossimi mesi. A ciò occorre poi aggiungere i nuovi casi di psicosi che, secondo gli esperti, interesseranno il 4% delle persone con disturbi mentali pregressi e di quella parte di popolazione che ha conosciuto più da vicino il Covid-19. Lo stato iper-infiammatorio provocato dal virus potrebbe, inoltre, produrre conseguenze neuropsichiatriche nel lungo periodo in ben un paziente su tre.

Pericoli maggiori per i contagiati

Come sottolineato dal Presidente della Società Italiana di Neuropsicofarmacologia (Sinpf) e Direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell’Ospedale Fatebenefratelli di Milano, Claudio Mencacci, la pandemia ha incrementato il disagio psichico: crescono i disturbi nei pazienti affetti da patologie mentali e, di pari passo, le richieste di aiuto ai Centri di Salute Mentale. Inoltre, è sempre più evidente come per i contagiati da Covid-19 aumenti il rischio di incorrere in complicazioni neuropsichiatriche dettate direttamente dal virus.

Servono azioni concrete

Queste poco rassicuranti prospettive si incontrano (e scontrano) con l’altrettanto poco rosee realtà dei Centri di Salute Mentale. La situazione è grave e occorrerà prepararsi a fronteggiare una crescita del disagio mentale, che pare ormai scontata. Per fare ciò, è vitale garantire un maggior sostegno economico ai Centri di Salute Mentale. In caso ciò non accadesse, in Italia sarà sempre più difficile garantire assistenza e accesso alle strutture.

 

 

 
 
 

Da sapere!

A incidere sui dati sono anche la ridotta socialità imposta dal lockdown, la paura di venire contagiati e l’aver perso una persona cara a causa del virus. In particolare, si calcola che almeno il 10% di chi ha affrontato un lutto andrà incontro a un episodio depressivo grave.

 

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Quale latte a 13 mesi se si smette di allattare al seno?

10/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

Dopo l'anno di vita si può tranquillamente offrire il latte vaccino, meglio in tazza per evitare che il bambino ne assuma troppo.   »

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti