Depressione: ora si può “misurare” con la frequenza cardiaca

Metella Ronconi A cura di Metella Ronconi Pubblicato il 20/10/2020 Aggiornato il 20/10/2020

Il cuore e la psiche hanno in comune più di quel che si creda. Scoperto come il rischio di depressione può essere facilmente evidenziabile

Depressione: ora si può “misurare” con la frequenza cardiaca

Il nesso tra depressione e frequenza cardiaca è emerso da uno studio pilota presentato recentemente al Congresso europeo di neuropsicofarmacologia. Già da tempo era noto questo collegamento, ma fino a ora non si era capito esattamente come l’una fosse correlata all’altra.

Frequenza cardiaca osservata speciale

Carmen Schiweck, del Dipartimento di psichiatria presso la Goethe University di Francoforte e principale ricercatrice, ha rivelato che gli elementi fondamentali dello studio sono stati la registrazione continua della frequenza cardiaca per diversi giorni e notti e l’uso della nuova ketamina antidepressiva, che può alleviare la depressione più o meno istantaneamente. Questo ha permesso di osservare che la frequenza cardiaca media a riposo può cambiare improvvisamente e riflettere il cambiamento di umore. La ketamina ha una storia sia come anestetico sia come droga diffusa nelle discoteche e tra i giovani. A dicembre dello scorso anno, però, è stata autorizzata anche come farmaco per curare la depressione maggiore in Europa.

Gli effetti della ketamina

Gli antidepressivi tradizionali possono richiedere settimane prima di avere effetto, al contrario la ketamina agisce rapidamente, con risultati spesso visibili in pochi minuti. Il team di ricercatori ha lavorato su un piccolo campione di 16 pazienti con disturbo depressivo maggiore, nessuno dei quali aveva risposto al trattamento abituale, e su 16 soggetti sani. Hanno misurato i loro battiti cardiaci per 4 giorni e 3 notti, quindi ai volontari con depressione è stato somministrato un trattamento con ketamina o un placebo. I pazienti depressi avevano una frequenza cardiaca che era di circa 10-15 battiti al minuto più alta rispetto al gruppo di controllo. Dopo il trattamento sono state nuovamente misurate le frequenze cardiache e si è scoperto che, sia la frequenza sia la fluttuazione del battito cardiaco dei pazienti precedentemente depressi, erano cambiate ed erano più vicine a quelle riscontrate nel gruppo di controllo.

Utilizzata come biomarcatore

Gli scienziati sono stati quindi in grado di utilizzare la frequenza cardiaca nelle 24 ore come “biomarcatore” per la depressione. Lo studio suggerisce che, proprio misurando la frequenza cardiaca è possibile con semplicità stabilire con una certa affidabilità se una persona è depressa nel periodo in cui viene effettuata l’analisi. La frequenza cardiaca è stata misurata utilizzando un mini-Ecg indossabile. I dati sono stati inviati a un software di intelligenza artificiale che è stato in grado di classificare correttamente quasi tutti i controlli e i pazienti come depressi o sani.

 

 
 
 

Lo sapevi che?

Normalmente la frequenza cardiaca è più alta durante il giorno e più bassa durante la notte. Il calo della frequenza cardiaca durante la notte sembra compromesso nei soggetti con depressione.

 

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Beta h-CG che aumentano poco in 8^ settimana: proseguirà la gravidanza?

28/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Una volta visualizzati con l'ecografia l'embrione e il battito del cuoricino non ha più senso continuare a dosare le beta nel sangue, perché il loro andamento a questo punto della gravidanza non è predittivo di nulla.   »

Si può rimanere incinta dopo un unico rapporto?

22/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

In linea teorica, è certamente possibile avviare la gravidanza dopo un unico tentativo, tuttavia va messo in conto che ci voglia più tempo visto che, secondo le statistiche, le probabilità di concepire per ciclo mestruale non sono moltissime.   »

Bimba di tre anni che vuole mangiare solo dolci, pane e latte: che fare?

21/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Le abitudini alimentari si acquisiscono in famiglia: se ai bambini vengono proposti cibi poco sani, come lo sono quelli ricchi di zuccheri, ci si deve aspettare che poi li reclamino. Per aggiustare il tiro, occorre apportare cambiamenti a cui anche i genitori si dovrebbero adeguare.   »

Fai la tua domanda agli specialisti