Diabete 1: un termometro prevede le complicanze

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 01/12/2016 Aggiornato il 01/12/2016

Messo a punto da un gruppo di ricercatori italiani, questo particolare strumento individua il rischio di complicazioni cardiovascolari nelle persone con diabete 1

Diabete 1: un termometro prevede le complicanze

Misura parametri quali età, emoglobina glicata, albuminuria, livelli di colesterolo Hdl e circonferenza vita, e poi li incrocia, arrivando a definire per ciascun soggetto con diabete di tipo 1 il livello di rischio – basso, intermedio o elevato – di sviluppo di complicanze cardiovascolari. Il particolare termometro è stato messo a punto da un gruppo di giovani ricercatori della Società italiana di diabetologia ed è stato presentato in occasione dell’ultimo Congresso dell’Associazione europea per lo studio del diabete (Easd) svoltosi a Monaco di Baviera (Germania).

Interventi correttivi mirati

Lo strumento è stato ideato per individuare i soggetti diabetici a maggior rischio di complicanze affinché sia possibile poi, una volta individuato il livello di rischio, dare vita a interventi correttivi mirati a modificare fattori di rischio e stili di vita: l’obiettivo è quindi ridurre sempre di più il divario di aspettativa di vita delle persone con diabete di tipo 1 rispetto a chi non soffre di questa malattia.

Aspettativa di vita inferiore

Sebbene, infatti, l’aspettativa di vita() delle persone con diabete di tipo 1 sia progressivamente aumentata nel tempo, due ricerche pubblicate su Diabetologia, la rivista ufficiale dell’Easd, indicano però che risulta ancora oggi inferiore di 10-12 anni rispetto a quella della popolazione generale, e questo nonostante negli ultimi anni siano stati compiuti molti progressi in fatto di terapia insulinica e di sistemi di controllo dei valori della glicemia.

 

 

 

 
 
 

In breve

IN CRESCITA NEI BAMBINI

Secondo dati dell’Istituto superiore di sanità, nei piccoli tra zero e 4 anni il diabete di tipo 1 cresce con un ritmo del 3% circa l’anno. I maschi risultano più colpiti: è stato rilevato che tra il 2005 e 2010 nel nostro Paese il tasso di incidenza è stato di 13,4 casi ogni 100 mila bambini, più elevato nei maschi (14,1) rispetto alle femmine (12,7).

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

DNA fetale o amniocentesi a 42 anni?

20/09/2023 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Le linee guida europee, seguite anche in Italia, sono chiare: prima di pensare al DNA fetale o all'amniocentesi è indicato (e importantissimo) sottoporsi al test combinato o Bi-test.  »

Ipercheratosi emersa dal pap test

11/09/2023 Gli Specialisti Rispondono di Augusto Enrico Semprini

L'ipercheratosi è l'aumento della componente cheratinica della parete cellulare. Se viene evidenziata dal pap test richiede di ripetere l'indagine dopo sei mesi.  »

Tosse terribile, che nessun farmaco lenisce, in un bimbo di 5 anni

16/08/2023 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La scuola di Trieste ha descritto ed etichettato più di vent'anni fa una manifestazione tipica dell'età pediatrica, fino ad allora non catalogata e poi battezzato con l'acronimo SIRT, che sta per Sindrome da Ipersensibilità dei Recettori della Tosse. Si tratta di un disturbo che oggettivamente dà tanta...  »

Fai la tua domanda agli specialisti