Diabete: attenzione non solo allo zucchero!

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 02/05/2017 Aggiornato il 02/05/2017

Una dieta regolarmente ricca di grassi saturi, come quelli del fast food, può favorire un maggior rischio di sviluppare il diabete di tipo 2. Ecco perché

Diabete: attenzione non solo allo zucchero!

C’è il rischio diabete anche con una dieta ricca di grassi saturi, come il burro. Lo sostiene uno studio del German Center for Diabetes Research: un’alimentazione molto grassa può aumentare notevolmente il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2. La ricerca, pubblicata sul Journal of Clinical Investigation, ha dimostrato che mangiare spesso alimenti tipici da fast food, come hamburger e patatine, riduce la sensibilità all’insulina, modificando in peggio il metabolismo del glucosio.

Basta solo un pasto “grasso”

Nel corso dell’esperimento sono stati analizzati diversi parametri metabolici (tra cui anche l’insulina) a un campione di persone, cui è stato dato da bere un bicchiere di acqua o una bevanda contenente grassi saturi in quantità analoga a quella contenuta in un doppio cheeseburger con bacon e patatine fritte o di due pizze con salame. I risultati hanno dimostrato che un singolo pasto ad alto contenuto di grassi saturi può:

  • ridurre la capacità di azione dell’insulina sulle cellule, favorendone una sua resistenza, che è il primo passo verso il diabete;
  • far accumulare immediatamente del grasso nel fegato, causando una modifica del bilancio energetico dell’organo.

Secondo i ricercatori, nel gruppo di volontari si sarebbero verificati gli stessi cambiamenti metabolici che si osservano nei pazienti con diabete di tipo 2 o con steatosi non alcolica o “fegato grasso”, che si associa anch’esso a un maggior rischio di sviluppare il diabete.

Accumulo di zucchero nel fegato

La ricerca ha messo in evidenza, inoltre, che la resistenza indotta dai grassi della dieta ha provocato un aumento dello zucchero nel fegato e una contemporanea riduzione dell’assorbimento di glucosio nei muscoli, un fattore che determina l’aumento della glicemia, tipico del pre-diabete.

Coinvolto anche il tessuto adiposo

Anche nel tessuto adiposo si è osservato un aumento della resistenza all’insulina che porta a un maggior rilascio di grassi nel sangue, che a sua volta peggiora la resistenza all’insulina.  L’eccesso di grassi, infine, favorisce la comparsa di steatosi epatica. 

 

 

 
 
 

da sapere!

 

Un altro studio, denominato PREDIMED, pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition, ha dimostrato che sostituire i grassi saturi, cioè quelli di origine animale (in particolare carni rosse e conservate), con i grassi vegetali come l’olio di oliva e quelli della frutta secca è il miglior metodo per ridurre il rischio di diabete.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Bimbo di sei mesi che reclama ancora il seno di notte: che fare?

15/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

A volte, per risolvere il problema dei risvegli notturni per la poppata è sufficiente introdurre la seconda pappa a cena. A sei mesi, infatti, il bambino potrebbe reclamare il seno di notte solo perché ha fame.   »

Movimenti fetali in 29^ settimana: è normale che siano cambiati rispetto a prima?

10/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In effetti, è possibile che i movimenti fetali non siano sempre uguali, ma quello che conta è riuscire ad avvertirli. Per riuscirci ogni volta che si vuole ci sono piccoli trucchi.   »

Valore delle beta: le settimane come vengono conteggiate?

05/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

La tabella di riferimento in cui sono riportati i valori desiderabili delle beta hCG considera le settimane di gravidanza in modo diverso dal calendario ostetrico. Più di preciso, rispetto a questo indica due settimane in meno.   »

Fai la tua domanda agli specialisti