Diabete, basterà una lacrima per tenere sotto controllo la glicemia

Lorenzo Marsili A cura di Lorenzo Marsili Pubblicato il 18/11/2020 Aggiornato il 18/11/2020

Chi soffre di diabete necessita di un monitoraggio costante dei livelli di glicemia nel sangue, spesso attraverso metodi invasivi. Una lacrima potrebbe però cambiare tutto

Diabete, basterà una lacrima per tenere sotto controllo la glicemia

Potrebbe essere sufficiente una lacrima per valutare i livelli di glicemia nel sangue e rendere meno invasi gli esami necessari per tenere sotto controllo il diabete. A rivelare questa possibilità è uno studio condotto dall’Università di Tokio e presentato all’ultimo Congresso europeo di Diabetologia  (EASD), che mostra come l’analisi delle lacrime permetta di monitorare i livelli di zucchero nel sangue, senza ricorrere a test invasivi.

Servono controlli continui

Il diabete è una patologia che necessità di continui controlli che permettano di prevenire eventuali complicazioni. È perciò fondamentale tenere sempre monitorati i livelli della glicemia nel sangue. I metodi utilizzati finora per attuare questi controlli risultano però invasivi. Proprio per questo, i ricercatori hanno da sempre cercato alternative non invasive, ma nessuna si era finora rivelata idonea a prendere il posto del controllo del sangue.

La svolta con le lacrime

Da tale necessità, i ricercatori dell’ateneo giapponese hanno intrapreso un percorso per valutare la possibilità che la misurazione dello zucchero  nel sangue potesse passare da una semplice lacrima, eliminando così la necessità di prelevare campioni di sangue. Studi precedenti avevano già dimostrato come i livelli di glucosio nelle lacrime corrispondessero in maniera abbastanza corretta ai valori rinvenuti nel sangue.

I ricercatori hanno così preso in esame i biomarcatori del diabete contenuti nelle lacrime. Concentrando le analisi sui livelli di glicoalbumina è stato possibile mettere a confronto i risultati delle analisi derivate dal prelievo del sangue con quelle prese dallo studio di una lacrima. La glicoalbumina riflette, infatti, i livelli medi di glucosio nel sangue nelle due settimane precedenti al prelievo. Lo studio ha raccolto lacrime e sangue da cento soggetti diabetici, rivelando una correlazione significativa tra i livelli di glicoalbumina delle lacrime con quelli del sangue.

Un futuro meno invasivo

Questa concordanza è, inoltre, riscontrata senza alcuna differenza di sorta con differenti parametri di età, sesso, funzionalità renale e obesità. Come sottolineato dal dottor Masakazu Aihara, prima firma dello studio, questi risultati dimostrando che potrebbe essere sufficiente una lacrima per rendere meno invasivo il monitoraggio del diabete. Ovviamente, saranno necessari approfondimenti in merito e apparecchiature ad hoc, ma il futuro del monitoraggio del diabete sembra davvero poter essere meno invasivo.

 

 

 
 
 

Da sapere!

Essendo derivati da un rapporto, i livelli di concentrazione di glicoalbumina nelle lacrime non cambiano e la misurazione risulta valida anche in caso di lacrime più o meno diluite.

 

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Dopo 4 maschietti arriverà la bambina?

16/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Non è assolutamente detto che dopo quattro figli maschi il quinto sarà una femminuccia perchè a ogni gravidanza si ripresentano le stesse probabilità di aver concepito un maschio o una bambina.   »

Placenta bassa in 16^ settimana: si può prendere l’aereo?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Una sospetta inserzione bassa della placenta va confermata con l’ecografia transvaginale a partire dalla 20^ settimana, quindi circa un mese prima di questa data è prematuro diagnosticarla: proprio per questo un viaggio in aereo si può affrontare senza rischi.   »

Dopo tre cesarei si può partorire naturalmente?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Al travaglio di prova dopo un parto cesareo, noto con l'acronimo TOLAC dall'inglese trial of labour after cesarean, possono essere ammesse solo le mamme che abbiano già affrontato l'intervento solo una, massimo due volte.   »

Manovre effettuate durante l’ecografia: possono causare danno al feto?

04/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giovanni Battista Nardelli

Nessuna delle manovre manuali esterne effettuate dal medico per poter svolgere l'ecografia nel migliore dei modi può esporre il feto a rischi.   »

Bimbo di 4 anni con una tosse che non passa nonostante l’antibiotico

02/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

È un'eventualità frequente che i bambini della scuola materna passino più tempo a tossire che il contrario. Posto questo, l’antibiotico andrebbe usato quanto la tosse con catarro persiste per più di un mese senza tendenza alla remissione.  »

Fai la tua domanda agli specialisti