Diabete di tipo 2: attenzione al fumo passivo

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 05/11/2015 Aggiornato il 05/11/2015

Le persone esposte al fumo passivo presenterebbero un rischio maggiore di sviluppare il diabete di tipo 2. Ecco perché

Diabete di tipo 2: attenzione al fumo passivo

Si allunga sempre di più l’elenco delle conseguenze negative che il fumo passivo può provocare alla salute. L’ultima voce che va a infoltire una lista già ben nutrita è costituita dal diabete di tipo 2. Dopo che alcuni studi hanno dimostrato il legame con il diabete di tipo 1, una nuova metanalisi condotta da un team di ricercatori statunitensi e cinesi, dell’Università di Harvard e della Huazhong University of Science and Technology, e pubblicata sulla rivista The Lancet Diabetes & Endocrinology medical journal, ha dimostrato, infatti, che il fumo passivo può aumentare anche il rischio di diabete di tipo 2.

Che cos’è il diabete

Il diabete è una malattia cronica in cui sono presenti un aumento della concentrazione di glucosio nel sangue (la cosiddetta “glicemia”) e altre alterazioni nel metabolismo degli zuccheri e dei grassi. Alla base c’è un difetto di produzione o di efficacia dell’insulina, l’ormone che regola l’ingresso e l’utilizzo del glucosio nelle cellule. Gli esperti ne distinguono due tipi principali. Il più diffuso è il diabete di tipo 2, che dipende dalla cosiddetta “insulino – resistenza”: il pancreas continua a produrre insulina, anche se spesso in scarse quantità, ma il corpo non riesce a utilizzare l’ormone poiché le cellule bersaglio dimostrano un’inconsueta resistenza. È più comune nei soggetti obesi di età superiore ai 40-50 anni, anche se oggi non risparmia nemmeno bambini e adolescenti in sovrappeso o obesi.

Un ampio studio

La metanalisi sono ricerche che combinano i risultati di vari studi clinici e, con appositi metodi statistici, producono risultati “riassuntivi”. Questa ha preso in esame 88 ricerche che hanno indagato il rapporto fra fumo passivo e diabete di tipo 2. In totale, esse hanno coinvolto più di 6 milioni di persone. Analizzando tutti i risultati emersi e i dati raccolti, gli autori hanno scoperto che i non fumatori che però sono esposti al fumo di altri soggetti presentano un rischio maggiore rispetto alla media di sviluppare la malattia. Più precisamente, si è visto che l’esposizione continua al fumo, per esempio in casa o nei luoghi di lavoro, innalza del 22% le probabilità di sviluppare diabete di tipo 2. Nei fumatori questa percentuale si eleva al 37%.

Meglio dire addio alle sigarette

Gli studiosi hanno concluso che ora c’è un motivo in più per rinunciare alle sigarette e per fare il possibile per evitare il fumo passivo. “Considerando la prevalenza dei fumatori rispetto ai non fumatori in tanti Paesi del mondo e la crescita del problema del diabete in tutto il mondo, la riduzione dell’uso del tabacco deve essere una priorità delle politiche sanitarie pubbliche, che potrebbe anche potenzialmente contribuire alla prevenzione e al controllo del diabete” hanno concluso gli autori.

 

 

 
 
 

In breve

COME EVITARLO

Per evitare l’esposizione al fumo passivo è importante chiedere ai famigliari che fumano di non farlo in casa, in automobile e, in generale, alla presenza dei famigliari non fumatori. È essenziale poi evitare di sostare negli spazi all’interno dei luoghi pubblici in cui è permesso fumare.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Battito lento nell’embrione: proseguirà la gravidanza?

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Il cuoricino dell'embrione può battere lentamente senza che questo sia per forza un brutto segno. Comunque sia, per sapere se la gravidanza evolverà si deve attendere il trascorrere dei giorni.   »

Sanguinamento per tutto il primo trimestre di gravidanza

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In caso di perdite ematiche che si protraggono per settimane, a giudizio del ginecologo curante può essere opportuno anche effettuare un tampone vaginale per escludere la presenza di microbi. Inoltre, può servire un'integrazione di magnesio, mentre non occorre stare a riposo assoluto.   »

Contraccezione: si deve usare a 50 anni?

23/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Eleonora Porcu

Dare inizio a una gravidanza in prossimità della menopausa è altamente improbabile, tuttavia in medicina non si può dire "mai" in maniera assoluta, quindi l'uso del profilattico anche a 50 anni (con mestruazioni ancora regolari) è consigliabile.   »

Prosciutto cotto in gravidanza: espone al rischio di toxoplasmosi?

23/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il prosciutto cotto è un salume consentito in gravidanza perché, appunto, come dice il suo nome, è cotto. Meglio comunque quando si ha il dubbio che un alimento sia pericoloso trovare la risposta prima di assumerlo perché dopo può essere tardi.   »

Fai la tua domanda agli specialisti