Diabete: stop alle iniezioni di insulina?

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 01/08/2017 Aggiornato il 01/08/2017

Un nuovo trattamento a base di due molecole combinate potrebbe evitare le iniezioni di insulina tutti i giorni nel diabete di tipo 2. Ecco di che si tratta

Diabete: stop alle iniezioni di insulina?

Le iniezioni di insulina ancora oggi rappresentano il trattamento principale per alcuni casi di diabete di tipo 2. Ma in futuro le cose potrebbero cambiare. Infatti, un gruppo di ricercatori statunitensi della Duke University ha condotto uno studio per testare l’efficacia di un trattamento a base di due molecole, che garantisce effetti di lunga durata. E i risultati sembrano promettenti.

Che cos’è il diabete di tipo 2

Il diabete è una malattia cronica caratterizzata da un aumento del livello degli zuccheri nel sangue, la cosiddetta “glicemia”. Dipende da un cattivo funzionamento dell’insulina: un ormone prodotto dal pancreas, che permette allo zucchero di entrare nelle cellule per nutrirle. Nel diabete di tipo 2, non solo l’insulina viene prodotta in quantità ridotte, ma l’organismo è anche incapace di percepire il suo segnale. Ecco perché in alcuni casi è necessario ricorrere alle iniezioni di insulina. In pratica, si fornisce all’organismo insulina sintetica dall’esterno, per sopperire alla carenza di quella naturale. Oggi esistono diversi strumenti con cui effettuare questo rifornimento: iniezioni, penne, microinfusori, pompette. Questo trattamento dunque è sempre più all’avanguardia. Ma rimane comunque impegnativo. Per questo, quanto scoperto dai ricercatori americani apre nuove speranze.

Un nuovo farmaco liquido a lunga durata

Lo studio è stato condotto in laboratorio su un gruppo di topi e scimmie modificati geneticamente. Gli autori hanno creato un nuovo farmaco, combinando la molecola GLP-1 a una molecola biopolimero. Il GLP-1 è una sostanza in grado di stimolare la produzione di insulina. Negli ultimi anni sono stati lanciati sul mercato alcuni farmaci contenenti questo ormone. Sono tutti molto efficaci, ma hanno un limite: hanno un’emivita breve, per cui sono necessarie somministrazioni ravvicinate. La nuova soluzione, messa a punto dai ricercatori americani, è in forma liquida e, negli esperimenti condotti fino a ora, è stata in grado di mantenere un costante controllo dei livelli di glucosio per periodi di tempo compresi fra i 10 e i 17 giorni. Secondo gli studiosi potrebbe dunque diventare uno dei farmaci più potenti per il trattamento di alcuni casi di diabete di tipo 2. “I dati preclinici presentano prove convincenti che questo nuovo trattamento richiederebbe non più di due iniezioni al mese” hanno spiegato.

 

 

 
 
 

Da sapere!

Le iniezioni di insulina quotidiane non rappresentano il trattamento di prima scelta del diabete di tipo 2. Si tratta, infatti, di una delle ultime soluzioni adottate quando tutto il resto non funziona.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Cisti del plesso corioideo individuata dall’ecografia: meglio fare altre indagini?

13/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giovanni Battista Nardelli

Le cisti del plesso corioideo isolate, ossia non associate ad altre anomalie ecografiche, sono considerate varianti normali, senza effetti sullo sviluppo neurologico o intellettivo del bambino: nella maggior parte dei casi, scompaiono spontaneamente tra la 26ª e la 32ª settimana di gestazione. Quando...  »

Mamma bianca con occhi chiari, papà nero con occhi scuri: che occhi avrà il bambino?

11/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Una coppia formata da un genitore con gli occhi scuri e da un genitore con gli occhi chiari avrà molto più facilmente un bambino con occhi scuri. A meno che gli ascendenti del primo genitore non abbiano occhi chiari, eventualità che per le persone di pelle scura è davvero rara.  »

Iodio: va preso in allattamento dopo una tiroidectomia?

11/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Gianni Bona

Se la terapia sostitutiva che si affronta quando la tiroide viene asportata mantiene i valori relativi al TSH e agli ormoni tiroidei nella norma, non c'è alcun bisogno di assumere un'integrazione di iodio.   »

Fai la tua domanda agli specialisti