Dna del Papilloma virus: identifica subito il cancro al collo dell’utero

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 10/11/2017 Aggiornato il 16/12/2019

L’analisi del Dna del Papilloma virus è fonte di numerse informazioni anche per prevenire il cancro al collo dell’utero, più del classico Pap test

Dna del Papilloma virus: identifica subito il cancro al collo dell’utero

Il Dna del Papilloma virus può essere utilissimo. Il cancro al collo dell’utero colpisce numerose donne ed è causato principalmente dal virus Hpv o Papilloma virus. Tenere monitorata la situazione con controlli regolari e Pap test è molto importante. Da oggi però la ricerca potrebbe aver fatto un importante passo in avanti per prevenire e anticipare l’insorgere del cancro. Attraverso lo studio del Dna del virus che causa problemi all’utero (Hpv) si hanno infatti maggiori probabilità di individuare il problema, prima che diventi tale.

Screening del Dna più efficace del pap test

A rivelare l’importanza dell’analisi del Dna del Papillona virus è una ricerca australiana del Cancer Council of New South Wales. Pubblicata sulla rivista PLOS Medicine, l’indagine ha preso in esame un campione di circa 5000 donne tra i 25 e i 65 anni, con risultati estremamente importanti, anche per le donne vaccinate contro questo tipo di virus. Lo screening del Dna del virus che provoca il cancro al collo dell’utero ha dimostrato una significativa efficacia nel rivelare cellule precancerose, anche rispetto a metodi tradizionali come il Pap test e lo screening citologico a base liquida.

Un primo importante passo

La ricerca del Cancer Council rappresenta solo il primo passo verso una maggiore chiarezza in materia. I dati ricavati dallo studio delle cellule delle 5000 donne parlano chiaro: l’esame del Dna del Papilloma virus che causa il cancro al collo dell’utero, ha permesso di rivelare dieci volte più anomalie rispetto ai metodi tradizionali, anche in quelle donne vaccinate.

Il test ha permesso di constatare come il test del Dna dell’Hpv risulti sostanzialmente più efficace nell’individuare anomalie precancerose, permettendo dunque di intervenire tempestivamente anticipando e fermando sul nascere il rischio di andare incontro a complicazioni e, quindi, al cancro.

Riduce la mortalità

Il test rappresenta dunque un bel passo in avanti nella lotta al cancro. In Australia, con il nuovo programma di prevenzione e studio, si prevede di abbassare l’incidenza del cancro al collo dell’utero e la mortalità di almeno il 20%. Il tutto grazie a un controllo più accurato, efficace e sicuro.

Da sapere!

Anche in Italia lo studio del Dna del Papilloma virus rappresenta la nuova via verso una prevenzione sempre più efficiente e precisa.

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Test di Coombs negativo dopo l’immunoprofilassi: perché?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti