Dolore cronico: le donne lo sopportano di più

Silvia Finazzi A cura di Silvia Finazzi Pubblicato il 24/07/2019 Aggiornato il 24/07/2019

Il sesso femminile è il più colpito dal dolore cronico, ma anche il più stoico: spesso le donne stringono i denti e non mollano. Ma non è sempre un bene

Dolore cronico: le donne lo sopportano di più

Quello femminile è considerato il “sesso debole”, sensibile e fragile. Eppure, in molti casi le donne dimostrano molta più forza e resistenza degli uomini. Anche per quanto riguarda la gestione e sopportazione del dolore cronico, le donne battono gli uomini. Lo hanno ribadito gli esperti riuniti in occasione del VII Congresso Federdolore-SICD, svoltosi di recente a Roma, che hanno sottolineato come le femmine siano delle vere e proprie guerriere da questo punto di vista.

Diffuso soprattutto sotto i 50 anni

Per dolore cronico s’intende un dolore che non è isolato, ma che perdura nel tempo, diventando esso stesso una malattia. Molti associano il dolore cronico alla presenza di un tumore. In effetti, la sintomatologia dolorosa si manifesta nel 56% dei pazienti con tumore. Tuttavia, esiste anche un dolore cronico di origine non oncologica. Secondo i dati presentati al Congresso Federdolore-SICD, solo in Italia ben 16 milioni circa di persone, ossia un cittadino su quattro, soffrono di dolore cronico. Chi pensa che questa condizione colpisca soprattutto soggetti di una certa età dovrà ricredersi: circa la metà dei pazienti ha meno di 50 anni e 1/5 ne soffre da oltre vent’anni.

Le donne sono più predisposte

Le donne sono le più soggette al problema: nel nostro paese sono oltre 10 milioni le donne che soffrono di dolore cronico dovuto soprattutto a emicrania, fibromialgie, lombalgie, dolore pelvico e post operatorio. Sicuramente la maggiore suscettibilità femminile al dolore dipende dalle caratteristiche di genere e dalle differenze anatomiche, ormonali e fisiologiche che si manifestano a livello sensitivo ed emotivo.

Ma anche le più stoiche

Spesso le donne che presentano dolore cronico fanno finta di nulla, simulano di stare bene, lo sottodimensionano e stringono i denti. Per quali ragioni? Perché hanno mille pensieri e sono troppo indaffarate a gestire lavoro, casa e famiglia. Il risultato è che soffrono in silenzio e spesso non si curano o non si curano in modo adeguato. Secondo i dati ufficiali, il 29% delle malate sopporta o sottovaluta il dolore e il 23% lo cura con antidolorifici non specifici. “Questo dato conferma un aspetto culturale presente nell’immaginario comune, tale per cui si pensa che la donna sia predisposta a “sopportare” il dolore, come se avesse una maggiore resistenza e purtroppo viene definito come un segnale di debolezza” ha commentato Giuliano De Carolis, presidente Federdolore-SICD.

 

 

 
 
 

Da sapere!

Cercare di sopportare il dolore cronico è normale e anche utile. Ma non bisogna esagerare. È bene rivolgersi agli specialisti per impostare un trattamento adeguato, così da non avere ripercussioni sulla propria qualità di vita e sulla famiglia.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Uovo chiaro o concepimento tardivo?

06/02/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Gaetano Perrini

Solo una seconda ecografia può permettere di appurare se la gravidanza è in evoluzione o no, mentre il solo valore delle beta non basta.   »

Allergia al latte e intolleranza al latte: c’è differenza?

05/02/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

L'allergia al latte è la risposta avversa alle proteine in esso contenute ec caratterizzata dalla formazione di anticorpi IgE e, di conseguenza, dal rilascio di istamina. L'intolleranza al latte dipende dalla mancanza (o dal deficit d'azione) dell'enzima che digerisce il lattosio, lo zucchero del latte....  »

Autismo: c’è un’indagine che può accertarlo con sicurezza in gravidanza?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Giorgio Rossi

Come e più di altre anomalie del neurosviluppo, i disturbi dello spettro autistico sono legati a molteplici "errori" genetici. Alcune ricerche hanno indicato più di 1000 geni potenzialmente coinvolti: la complessità del problema non consente di accertarlo con sicurezza durante la gravidanza.   »

Fai la tua domanda agli specialisti