Dolore cronico: le donne soffrono più degli uomini

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 25/05/2017 Aggiornato il 25/05/2017

Il dolore cronico affligge le donne con una percentuale del 45% contro il 31,4% degli uomini. Ecco i motivi per cui sono più vulnerabili

Dolore cronico: le donne soffrono più degli uomini

Da una ricerca eseguita su un campione di 85.000 adulti di 17 Paesi diversi è emerso che il dolore cronico di qualsiasi genere affligge l’universo femminile con una percentuale del 45% in più rispetto al 31,4% di quello maschile. A peggiorare la sintomatologia dolorosa delle donne si aggiungerebbero anche episodi di depressione con una percentuale dell’8%.

Le sindromi più ricorrenti nelle donne

Da un altro sondaggio effettuato dalla Standford University, che ha esaminato 11.000 individui, è stato scoperto che in condizioni cliniche sovrapponibili, le donne soffrirebbero il 20% in più degli uomini. Inoltre, nel gentil sesso alcune sindromi sono più diffuse di altre, come la fibromialgia (6 volte in più rispetto ai maschi), l’emicrania (3 volte), l’artrosi (3 volte), il lupus (9 volte), l’artrite reumatoide (2,5 volte), la cefalea tensiva cronica (4 volte).

Problema ancora sottovalutato

Secondo Alessandra Graziottin, direttore del Centro di Ginecologia dell’Ospedale San Raffaele di Milano nonché presidente della Onlus “Fondazione Graziottin per la cura del dolore nella donna”, le donne non ricevono la giusta attenzione per quel che riguarda diagnosi e terapia, ritrovandosi a soffrire di dolore cronico più spesso e più a lungo con il passare degli anni. Diego Fornasari, professore in Farmacologia all’Università degli Studi di Milano sottolinea che la specificità di genere risponde in modo diverso alle terapie, così come i farmaci, che vengono assorbiti, metabolizzati ed eliminati in maniera differente tra maschi e femmine, e di conseguenza anche l’efficacia e gli effetti collaterali su entrambi i sessi variano.

Paracetamolo, analgesico “rosa”

Secondo gli esperti la soluzione potrebbe essere la scelta dell’analgesico meglio tollerato dall’universo femminile come ad esempio il paracetamolo, che assicura il giusto equilibrio tra efficacia e minori effetti collaterali, oltre a essere un farmaco sicuro rispetto ad altri antinfiammatori non steroidei; inoltre, può essere assunto durante la gravidanza e nel periodo post-menopausa, quando la donna è più fragile e a rischio di eventi avversi o effetti indesiderati.

Promosso anche dall’Oms

Anche secondo l’Organizzazione mondiale della sanità il paracetamolo è un presidio importante nella cura del dolore cronico femminile, in quanto può essere assunto insieme ad altri farmaci, come oppiacei e antinfiammatori, il tutto per ottenere una maggiore efficacia, ma con dosaggi minori.

 

 
 
 

Lo sapevi che?

Le richieste più spesso rivolte al farmacista riguardano proprio il bisogno di risolvere stati dolorosi, in particolar modo delle donne.

 

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Battito lento nell’embrione: proseguirà la gravidanza?

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Il cuoricino dell'embrione può battere lentamente senza che questo sia per forza un brutto segno. Comunque sia, per sapere se la gravidanza evolverà si deve attendere il trascorrere dei giorni.   »

Sanguinamento per tutto il primo trimestre di gravidanza

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In caso di perdite ematiche che si protraggono per settimane, a giudizio del ginecologo curante può essere opportuno anche effettuare un tampone vaginale per escludere la presenza di microbi. Inoltre, può servire un'integrazione di magnesio, mentre non occorre stare a riposo assoluto.   »

Contraccezione: si deve usare a 50 anni?

23/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Eleonora Porcu

Dare inizio a una gravidanza in prossimità della menopausa è altamente improbabile, tuttavia in medicina non si può dire "mai" in maniera assoluta, quindi l'uso del profilattico anche a 50 anni (con mestruazioni ancora regolari) è consigliabile.   »

Prosciutto cotto: espone al rischio di toxoplasmosi?

23/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il prosciutto cotto è un salume consentito in gravidanza perché, appunto, come dice il suo nome, è cotto. Meglio comunque quando si ha il dubbio che un alimento sia pericoloso trovare la risposta prima di assumerlo perché dopo può essere tardi.   »

Fai la tua domanda agli specialisti