Emicrania: in arrivo un nuovo farmaco

Silvia Finazzi A cura di Silvia Finazzi Pubblicato il 20/03/2018 Aggiornato il 07/08/2018

Creata una molecola innovativa che promette di ridurre il numero degli episodi mensili di emicrania. Manca solo l’autorizzazione

Emicrania: in arrivo un nuovo farmaco

Tanti la sottovalutano e invece l’ emicrania può essere una malattia molto invalidante. Infatti, causa crisi anche particolarmente intense, che influiscono sullo svolgimento delle normali attività della vita quotidiana e possono esporre a rischi per la salute. Per le oltre 50 milioni di persone in Europa che soffrono di questo disturbo c’è una buona notizia: infatti, è stato messo a punto un nuovissimo farmaco, chiamato erenumab (AMG 334) che promette di dimezzare il numero degli attacchi mensili.

Come agisce

Il nuovo farmaco agisce ostacolando il recettore del peptide correlato al gene della calcitonina (CGRP, Calcitonin-Gene-Related-Peptide), che si ritiene svolga un ruolo importante nella comparsa dell’ emicrania. Al momento non è ancora in commercio: si attende l’autorizzazione delle autorità competenti. Se sarà approvato, erenumab verrà somministrato una volta al mese, utilizzando un dispositivo di auto-iniezione.

Efficacia garantita

Lo studio che ha valutato l’efficacia della nuova molecola ha coinvolto un ampio gruppo di persone che soffrivano di emicrania episodica e che in passato avevano già seguito da due a quattro terapie preventive, ma senza ottenere alcun successo, a causa della mancanza di efficacia o della comparsa di effetti indesiderati intollerabili. Gli autori li hanno divisi in due gruppi: uno è stato trattato con erenumab 140 mg, l’altro con un placebo. I risultati sono stati buoni: un numero significativo di pazienti curati con la molecola ha beneficiato di una riduzione di almeno il 50% dei giorni mensili di emicrania rispetto a quelli che avevano assunto il placebo.

Sicurezza elevata

L’utilizzo del farmaco ha permesso di ottenere anche altri risultati positivi, come un minor utilizzo di farmaci specifici per l’emicrania acuta (o di “salvataggio”) e migliori punteggi nei test di misurazione dell’impatto della malattia. Il tutto senza correre rischi: il profilo di sicurezza del farmaco è risultato simile a quello del placebo. “Questi risultati vanno ad aggiungersi al consistente numero di evidenze a favore di erenumab in tutto lo spettro dei pazienti con emicrania, da quelli che provano ad assumere farmaci preventivi per la prima volta, fino a coloro che hanno fallito diverse terapie e soffrono da anni” ha spiegato l’azienda produttrice.

 

 
 
 

Da sapere!

Le cure preventive al momento disponibili per l’ emicrania sono spesso associate a scarsa tollerabilità e a mancanza di efficacia.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Come faccio a togliere la poppata notturna a un bimbo di un anno?

18/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

Per indurre il bambino a rinunciare a bere il latte durante la notte può essere una buona strategia sostituirlo gradualmente con l'acqua.  »

Nausea fortissima che si protrae oltre il 1° trimestre: che fare?

18/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Floriana Carbone

Se la nausea si protrae oltre il primo trimestre, interferendo pesantemente sulla qualità della vita, diventa opportuno valutare opzioni terapeutiche che abbiano una maggiore efficacia rispetto ai tradizionali rimedi naturali.   »

Salmone scaduto: dopo quanto possono comparire i sintomi di un’intossicazione?

17/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il lasso di tempo che intercorre tra l'assunzione di un cibo contaminato e l'eventuale comparsa di sintomi da intossicazione dipende dal tipo di agente infettivo coinvolto.   »

Camera gestazionale più piccola dell’atteso: proseguirà la gravidanza?

15/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Bisogna sempre attendere l'8^ settimana prima di pronunciarsi rispetto al destino di una gravidanza e anche qui con un margine di errore dell'1% sull'esito favorevole dello sviluppo embrio-fetale. L'aspetto importante è che questo processo di selezione sia rispettato e compreso dalla donna.   »

Gravidanza e poca tolleranza nei confronti dell’integrazione di magnesio

15/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La scarsa tolleranza al magnesio potrebbe essere dovuta al fatto che non è ciò di cui si è carenti perché l'organismo, se ha bisogno di qualcosa, di solito ne fa tesoro.  »

Tampone vaginale: può essere pericoloso in gravidanza?

15/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Nel caso in cui ci sia il sospetto di una vaginite, anche inn gravidanza è opportuno effettuare il tampone vaginale che da un lato non espone a rischi dall'altro permette di individuare l'origine dei sintomi.   »

Fai la tua domanda agli specialisti