Fumo e donne: una relazione sempre più pericolosa

Silvia Finazzi A cura di Silvia Finazzi Pubblicato il 08/07/2019 Aggiornato il 08/07/2019

Il fumo è sempre più un problema femminile: in soli due anni, dal 2016 al 2018, le fumatrici sono passate da 4,6 a 5,7 milioni

Fumo e donne: una relazione sempre più pericolosa

Fino a qualche anno fa era un vizio prevalentemente maschile. Oggi, invece, il numero di fumatori è molto elevato anche nel sesso femminile. Negli ultimi anni, infatti, il rapporto tra donne e fumo si è intensificato in tutte le fasce d’età. La conferma arriva da un’indagine della Fondazione Veronesi, secondo qui al 2016 al 2018 le fumatrici sono passate da 4,6 a 5,7 milioni. Considerando che complessivamente in Italia le persone dipendenti dal fumo sono 12 milioni, significa che circa la metà è costituita da donne. Particolarmente a rischio la fascia 15-24 anni, in cui fuma il 21% dei ragazzi e il 16% delle femmine, per un totale di quasi 1 milione e 100mila giovani

È nemico della salute 

Il fumo è uno dei principali fattori di rischio non solo del tumore ai polmoni ma anche di diverse malattie, in primis quelle cardiovascolari. “Per troppo tempo il tumore del polmone è stato considerato una patologia quasi esclusivamente maschile, mentre oggi miete più vittime anche fra le donne e rappresenta la terza neoplasia killer tra i tumori femminili. Il fumo è, poi, un fattore di rischio anche per il cancro del seno, della testa-collo, della vescica, del pancreas. Le pazienti non si sono pienamente rese conto che le sigarette diventano concausa di diversi tipi di tumori. E anche di altre patologie” conferma Francesco Cognetti, oncologo presidente di Fondazione Insieme contro il Cancro.

Fin dal mattino presto

Purtroppo oggi, a causa di questa cattiva abitudine, non sono in pericolo solo polmoni, cuore, arterie e cervello degli uomini, ma anche quelli delle donne. Dalla fine degli anni ‘90 a oggi, le fumatrici sono aumentate dal 60%. Fra l’altro, molte di loro fumano in maniera considerevole: una su dieci supera le 16 sigarette al giorno e il 34,7% ne accende tre o più al giorno. Fin dal mattino presto: molte donne cominciano entro mezz’ora dal risveglio, sei su dieci entro un’ora. E poi continuano durante tutta la giornata con picchi mentre lavorano e di sera. Il risultato di tutto questo? Se dieci anni fa a dichiarare di vivere accanto a nessuna o pochissime fumatrici era il 46% del campione, oggi questa percentuale è scesa al 35%. 

 

 

 
 
 

Da sapere!

Il fumo è un fattore che andrebbe eliminato a tutti i costi. Chi non riesce proprio a rinunciare alle sigarette potrebbe provare quelle a tabacco riscaldato, che eliminano il calore della combustione e altri prodotti nocivi, ma i cui effetti sulla salute sono ancora poco chiari.

 

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