Gonfiore e pesantezza, la difficile estate delle gambe

Alberta Mascherpa A cura di Alberta Mascherpa Pubblicato il 07/08/2019 Aggiornato il 07/08/2019

Con il caldo la circolazione rallenta e le gambe diventano gonfie e pesanti. Ecco come porvi rimedio

Gonfiore e pesantezza, la difficile estate delle gambe

Gonfiore e pesantezza alle gambe, capillari visibili e vene che si notano in rilievo. Sono i sintomi che si presentano con maggior frequenza in estate e che è bene sempre non sottovalutare perché possono essere la spia di problemi più gravi. Le vene varicose, per esempio, sono una patologia che interessa oltre il 40% delle donne italiane, in particolare dopo i 50 anni. Ma non è solo un problema femminile visto che in Italia ne soffre anche un uomo su quattro. E in estate il problema si aggrava.

A chi rivolgersi

La branca della medicina che si occupa della salute e del benessere delle gambe è la flebologia che oggi può offrire diverse soluzioni per tenere sotto controllo pesantezza e cellulite. Oltre a trattare problemi di una certa entità come le vene varicose, i flebologi affrontano problemi cutanei dovuti magari all’invecchiamento, la lassità dei tessuti e le adiposità localizzate.

I trattamenti disponibili

Oggi è sono a disposizione del flebologo strumenti come radiofrequenza, laser, carbossiterapia e mesoterapia che servono a migliorare la pelle rendendola compatta e levigata, a contrastare i cuscinetti e la pelle a buccia d’arancia e mettere un freno a gonfiore e pesantezza. Due problemi che si fanno più evidenti con l’innalzarsi delle temperature e che possono essere la spia della Malattia venosa cronica (Mvc), patologia che coinvolge il sistema circolatorio e che peggiora se non trattata fin dalle prime avvisaglie.

La malattia venosa cronica

Si verifica quando le vene delle gambe non funzionano più in modo corretto e hanno difficoltà a far defluire il sangue dalla periferia del corpo al cuore, perdendo elasticità. Questa patologia, la terza più diffusa dopo allergie e ipertensione, colpisce 19 milioni di italiani: dal 10 al 50% degli uomini e oltre la metà delle donne (dal 50 al 55%). Solo una persona su tre, però, sa di essere malata e segue una corretta terapia farmacologica. Per prevenire il peggioramento della Malattia venosa cronica occorre praticare attività fisica, indossare calze elastiche, evitare l’esposizione al calore eccessivo, limitare l’utilizzo di tacchi alti e ricorrere all’uso di farmaci con evidenze cliniche riconosciute. Nei casi in cui è necessario intervenire si può ricorrere a una tecnica innovativa, la scleromousse: si esegue in ambulatorio e prevede l’iniezione di un liquido schiumoso che in pochi secondi sclerotizza, in maniera indolore e irreversibile, tutte le strutture varicose e incontinenti.

 

 

 

 
 
 

Da sapere!

La scleromousse può efficacemente sostituire nell’80-90% dei casi le vecchie metodiche chirurgiche di stripping e crossectomia, senza anestesia e senza rischi.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Fratello e sorella (solo da parte di madre) possono avere figli sani?

22/07/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

I figli di consanguinei hanno un alto rischio di nascere con anomalie genetiche e disturbi del neurosviluppo. Questa è la principale ragione per la quale nelle società organizzate sono vietate le unioni tra parenti stretti.   »

Dopo un aborto spontaneo quanto tempo ci vuole per cominciare un’altra gravidanza?

15/07/2024 Gli Specialisti Rispondono di Augusto Enrico Semprini

Se un primo concepimento è avvenuto in pochi mesi, ci sono altissime probabilità (addirittura il 100%!) di avviare una nuova gravidanza entro sei mesi dall'aborto spontaneo.   »

Si può ridatare la gravidanza una seconda volta?

14/06/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La ridatazione ecografica può essere eseguita una volta sola nel primo trimestre (quando c'è più di una settimana di differenza tra il calendario ostetrico e le dimensioni effettive del feto), dopodiché se il bambino risulta più piccolo dell'atteso non si può più attribuire il dato a un concepimento...  »

Fai la tua domanda agli specialisti