Il coronavirus fa anche ingrassare

Silvia Finazzi A cura di Silvia Finazzi Pubblicato il 12/04/2021 Aggiornato il 12/04/2021

Smart working, palestre chiuse, zone rosse, difficoltà psicologiche sono tutti fattori che favoriscono l’obesità. E dunque tra le conseguenza del coronavirus c'è anche quello di ingrassare

Il coronavirus fa anche ingrassare

Fra le tante conseguenze negative del Covid-19 c’è anche un aumento del rischio di obesità. Infatti, a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia da un lato e delle fragili condizioni psicologiche legate al particolare momento che stiamo vivendo dall’altro, molte più persone corrono il rischio di ingrassare. Fra l’altro, le cure sono spesso più difficili proprio per la delicata situazione sanitaria.

Quando si parla di obesità

Per obesità si intende una condizione clinica caratterizzata da un eccesso di tessuto adiposo (grasso). Alla base c’è un’interazione fra fattori diversi, non tutti conosciuti. Sicuramente, giocano un ruolo importante le alterazioni del metabolismo, la genetica, l’iperalimentazione e la sedentarietà.

Gli ultimi dati

Secondo l’Italian Obesity Barometer Report, in Italia il 46,1% degli adulti e il 25% di bambini  presentano un eccesso di peso. E la pandemia sembra aver peggiorato le cose.
Stando ad alcuni dati diffusi da Coldiretti a ottobre scorso, per esempio, il 44% degli italiani è aumentato di peso negli ultimi mesi a causa di fattori legati al Covid-19, come lo smart working, il lockdown, la chiusura delle palestre, le zone rosse e la maggiore tendenza a dedicarsi alla cucina. Un’indagine della Fondazione ADI (Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica)  su circa 1.300 obesi in cura nei centri specializzati rivela, invece, che durante il lockdown uno su due ha preso in media quattro chili.

L’obesità aumenta i rischi in caso di Covid-19

Fra l’altro, l’Istituto Superiore di Sanità (Iss) rivela che l’obesità aumenta il rischio di complicanze nel caso di infezione da Sars-Cov-2. Senza dimenticare che in questo periodo i programmi di perdita di peso, gli interventi come la chirurgia e la riabilitazione metabolico-nutrizionale non sempre sono facilmente accessibili negli ospedali. Si sta innescando, dunque, un pericoloso circolo vizioso: il Covid-19 favorisce l’accumulo di peso e rende più difficili le cure contro l’obesità e l’obesità è fra i fattori che peggiorano gli esiti di infezione da coronavirus.

 
 
 

Da sapere!

Il trattamento dell’obesità richiede un approccio multidisciplinare. In genere, il primo step è rappresentato dalla terapia nutrizionale e da un programma di attività fisica mirata. In molti casi è necessaria anche la chirurgia.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Bimbo che spezzetta la brioche prima di mangiarla: cosa significa?

12/05/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Un bambino che spezzetta i "cornetti" o il pane e poi mette in fila i bocconcini prima di mangiarli è possibile che con gli occhi della fantasia immagini che siano automobiline.   »

Istmocele: può essere operato due volte?

12/05/2025 Gli Specialisti Rispondono di Chirurgo Filippo Murina

L’istmocele è una tasca che si forma nella parete uterina in corrispondenza della cicatrice prodotta dal taglio cesareo, La correzione chirurgica di questa formazione può essere ripetuta, ma solo in casi selezionati.   »

Antibiotico e antistaminico si possono prendere insieme?

05/05/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

Antibiotico e antistaminico si possono somministrare nell'arco dello stesso giorno, a patto di non farli assumere nello stesso momento.   »

Bimba di 4 mesi e mezzo che non sorride mai: può trattarsi di autismo?

30/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

In effetti a 4 mesi e mezzo di vita i bambini, se tutto va bene, sorridono. Tuttavia per stabilire se la mancanza di questo segnale "sociale" può essere espressione di un disturbo dello spettro autistivo è necessario valutare anche altri comportamenti.   »

Fai la tua domanda agli specialisti