Infarto: tra donne e uomini non c’è parità

Laura Raimondi A cura di Laura Raimondi Pubblicato il 21/02/2018 Aggiornato il 09/08/2018

Le donne colpite da infarto hanno un rischio di morte superiore ai maschi. Ecco perché

Infarto: tra donne e uomini non c’è parità

Le donne ricevono cure diverse dagli uomini dopo un infarto e ciò determina un rischio triplo di morte nell’anno seguente, rispetto agli uomini colpiti da attacco cardiaco.

Quasi 200.000 persone sotto esame

Perlomeno questo è quanto stabilito dalla University of Leeds in collaborazione con l’Istituto Karolinska di Stoccolma, al termine di una ricerca su ben 180.368 persone pubblicata sulla rivista medica Journal of the American Heart Association. La diversità nel trattare l’ infarto a seconda del genere si collega a uno stereotipo. Come afferma Chris Gale, uno degli autori dello studio, “gli infarti riguardano un ampio spettro di popolazione, comprese le donne e non solamente gli uomini di mezza età, fumatori e sovrappeso, spesso afflitti da altre patologie come il diabete”.

Le donne più svantaggiate

I ricercatori hanno puntato il dito contro il fatto che le donne hanno meno probabilità di usufruire della terapia standard di cui beneficiano gli uomini. In particolare, alle donne sono prescritti meno frequentemente l’aspirinetta (meno 16%), utile a prevenire i trombi, e i farmaci per il trattamento del colesterolo alto come le statine (meno 24%). Inoltre, procedure chirurgiche, come bypass e stent, non sono previste a parità di necessità per le donne (meno 34%).

 

 

 
 
 

Da sapere!

In conclusione, se le donne ricevessero tutte le terapie raccomandate dopo un infarto, la forbice nella mortalità tra i due sessi si annullerebbe.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Test di Coombs negativo dopo l’immunoprofilassi: perché?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti