Infarto e ictus: più rischi con tanti parti

Silvia Finazzi A cura di Silvia Finazzi Pubblicato il 15/02/2019 Aggiornato il 15/02/2019

Le donne che hanno figli hanno più probabilità di quelle che non ne hanno di avere infarto e ictus. E i pericoli aumentano a ogni parto. Ecco perché

Infarto e ictus: più rischi con tanti parti

È sicuramente uno degli avvenimenti più emozionanti nella vita di una donna. Per quanto doloroso e faticoso, infatti, il parto è un evento davvero magico. Ma non è privo di rischi. Se alcuni pericoli sono conosciuti, altri sono decisamente più subdoli e ignoti. Fra questi, anche quello di infarto e ictus. La conferma arriva da uno studio condotto da un’équipe di ricercatori cinesi della School of Public Health al Tongji Medical College dell’Università di Scienze e Tecnologia Huazhong a Wuhan, e pubblicato sulla rivista medica European Journal of Preventive Cardiology, la rivista della European society of cardiology (Esc).

Seguite negli anni oltre 3 milioni di donne

Gli studiosi hanno condotto una meta-analisi, esaminando tutte le ricerche presenti in letteratura sul tema. Complessivamente, hanno preso in esame 10 studi, riguardanti in tutto 3.089.929 donne seguite nel tempo, da un minimo sei anni a un massimo di 52. In particolare, sono stati approfonditi i dati riguardanti la loro salute ed eventuali gravidanze. Lo scopo era capire se fra la comparsa di malattie cardiache e/o ictus  e numero di figli ci fosse una qualche correlazione.

Più figli, più rischi

Dall’analisi dei risultati è emerso che 150.512 donne avevano sviluppato malattie cardiache o ictus nel corso degli anni. Di queste molte erano diventate mamme. Gli autori hanno concluso che il parto aumenta del 14% il rischio di andare incontro a infarto e ictus. E più parti si hanno e più il pericolo aumenta. Nella casistica considerata, infatti, ogni nascita è stata associata a una probabilità del 4% in più di sviluppare problemi a cuore e arterie. Questo indipendentemente dalla presenza di altri fattori di rischio, come indice di massa corporea, diabete, ipertensione e fumo.

Meccanismi complessi

Ma per quali ragioni il parto mette in pericolo l’apparato cardiocircolatorio? “I meccanismi alla base dell’associazione che abbiamo osservato sono complessi. La gravidanza può, infatti, portare a infiammazioni nel corpo e all’accumulo di grasso a livello dell’addome, nel sangue e nelle arterie. Tutti elementi che potrebbero avere effetti nocivi permanenti sul sistema cardiovascolare, portando a un più alto rischio di infarto e ictus nel corso della vita” hanno spiegato gli autori.

 

 
 
 

Da sapere!

Le donne, a maggior ragione quello che vogliono avere figli, dovrebbero seguire una dieta sana, muoversi, rinunciare ad alcol e fumo. In questo modo i rischi di infarto e ictus, correlati o no al parto, diminuiscono.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Bimbo che inizia a stare in piedi da solo: vanno stimolati i primi passi?

12/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

I primi passi non vanno stimolati, non si deve dunque tenere il bambino per le braccia spingendolo a muoverli. Utile invece dargli la possibilità di appoggio o di scalata, affinché affronti questa tappa secondo i propri tempi e le proprie capacità.   »

Piccolissima con stitichezza: che fare?

12/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

La stipsi nel neonato è una condizione non significativa dal punto di vista medico, quindi non richiede esami o l'impiego di medicine particolari. Per favorire l'evacuazione si possono usare microclismi al miele specifici per l’età,  »

Contraccettivo ormonale a poche settimane dal parto e sanguinamento che non si arresta

09/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Gaetano Perrini

In genere, dopo il parto si consiglia di attendere almeno una o due mestruazioni prima di ricorrere a un metodo contraccettivo ormonale.   »

Ansia e attacchi di panico verso il termine della gravidanza (gemellare)

02/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Gli eventuali disturbi della sfera psichica come depressione, disturbo d'ansia, attacchi di panico richiedono cure mirate anche in gravidanza. Spetta al ginecologo in accordo con lo psichiatra prescrivere la terapia più idonea, tenendo conto che le benzodiazepine non sono consigliabili dal secondo trimestre...  »

Collo dell’utero in gravidanza e variazioni della sua lunghezza

02/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Durante la gravidanza il collo dell'utero di norma ha una lunghezza compresa tra 33 e 40 millimetri: è motivo di allarme un raccorciamento dai 25 millimetri in giù.   »

Fai la tua domanda agli specialisti