Infortuni sugli sci: ecco come evitarli

Silvia Finazzi A cura di Silvia Finazzi Pubblicato il 06/02/2020 Aggiornato il 06/02/2020

Fare stretching, seguire una dieta bilanciata, bere molto: ecco alcune regole che aiutano a ridurre il rischio di infortuni sugli sci. Valgono per grandi e bambini

Infortuni sugli sci: ecco come evitarli

Lo sci, per quanto affascinante e divertente, espone ad alcuni rischi. Basti pensare che secondo gli ultimi dati del Sistema nazionale di sorveglianza degli infortuni sugli sci (Simon) attivato dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss), 30mila persone sono incappate in infortuni sugli sci: 25mila hanno necessitato di primo soccorso e circa 1.100 di ricovero in ospedale. Per questo, è importante fare il possibile per prevenire gli infortuni sugli sci. Ecco qualche consiglio utile in vista della settimana bianca.

Le zone più colpite

Quando si scia non sempre si pensa ai possibili pericoli che si corrono. Eppure, sulle piste si è esposti a due tipi di rischi principali. Il primo è quello di farsi male perché non si è sufficientemente allenati o perché si è stanchi (soprattutto a fine giornata). Il secondo è legato alle cadute. In entrambi i casi, ci si può procurare lesioni di vario tipo. Le più comuni? Secondo l’Iss chi pratica sci alpino tende soprattutto a procurarsi lesioni agli arti inferiori (53.4%). Più rari sono gli infortuni agli arti superiori (16,3%) e ancora meno quelli alla zona del cranio e del viso (13.4% dei casi). Al contrario, in chi utilizza lo snowboard sono più frequenti le lesioni agli arti superiori (44.5%) rispetto a quelle agli arti inferiori (23%).

Sì alla laser terapia

Fra i trattamenti più indicati in caso di infortuni sugli sci c’è la laserterapia. In particolare, è utile la Theal Therapy, una terapia laser, messa a punto da Mectronic (azienda specializzata in apparacchiature medicali), che permette di adattare la lunghezza d’onda a vari parametri, come età, dolore, fototipo e tipologia di tessuto. “L’ausilio di Theal Therapy, che ho utilizzato più volte, è un valido alleato nella cura di questi infortuni grazie alla sua tecnologia laser che massimizza gli effetti terapeutici e riduce i tempi di recupero soprattutto in caso di patologie acuto-croniche” conferma il dottor Andrea Panzeri,  dirigente medico presso l’Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano .

Le regole da seguire

Ecco, i consigli degli esperti per ridurre i rischi di infortuni sugli sci.

1. Curare l’ alimentazione

Gli sport invernali richiedono un grande dispendio di energia, per questo è importante seguire un’alimentazione salutare e bilanciata.

2. Procurarsi la giusta attrezzatura

Sci, scarponi e casco devono essere certificati e della corretta misura.

3. Bere a sufficienza

Prima e durante una giornata sulla neve è importante bere a sufficienza, così da garantire l’equilibrio idrico del corpo.

4. Rispettare le regole

Sulle piste da sci non si può fare ciò che si vuole. Al contrario, è importante attenersi ai regolamenti e seguire i consigli di maestri ed esperti. Molti infortuni accadono ai neofiti che non prestano le dovute cautele.

5. Non sottovalutare le condizioni atmosferiche

Prima di mettersi gli sci ai piedi, controllare le condizioni atmosferiche e i rischi valanghe, tenendo presente che in montagna il meteo può cambiare rapidamente.

6. Fare sempre stretching

Prima di lanciarsi sulle piste eseguire sempre esercizi di stretching per scaldare i muscoli. Si tratta di una buona abitudine che riduce il rischio di infortuni.

7. Arrivare preparati sulle piste

Se possibile, prima della stagione invernale, effettuare un periodo di allenamento. In questo modo, si arriva più preparati all’appuntamento con gli sci, oltre a godere di un maggior benessere.

 

 

 
 
 

Da sapere!

Per ridurre il rischio di infortuni sugli sci è importante non strafare: evitare di sciare tutto il giorno se il proprio grado di allenamento non è particolarmente elevato.

 

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Forte dispiacere a inizio gravidanza: ne risentirà il bambino?

25/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Secondo alcuni psicologi, noi cerchiamo la felicità perché l'abbiamo sperimentata nella pancia della nostra mamma: questa affermazione è sufficiente per non temere che uno stress, anche se intenso, possa interferire negativamente sul buon andamento della gravidanza.   »

Contraccezione: si deve usare a 50 anni?

23/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Eleonora Porcu

Dare inizio a una gravidanza in prossimità della menopausa è altamente improbabile, tuttavia in medicina non si può dire "mai" in maniera assoluta, quindi l'uso del profilattico anche a 50 anni (con mestruazioni ancora regolari) è consigliabile.   »

Prosciutto cotto: espone al rischio di toxoplasmosi?

23/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il prosciutto cotto è un salume consentito in gravidanza perché, appunto, come dice il suo nome, è cotto. Meglio comunque quando si ha il dubbio che un alimento sia pericoloso trovare la risposta prima di assumerlo perché dopo può essere tardi.   »

Gravidanza e antidepressivo sospeso dalla psichiatra: è l’indicazione corretta?

16/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

L'antidepressivo paroxetina è perfettamente compatibile con la gravidanza e anche con l'allattamento al seno, quindi non è necessario sospenderlo quando si è in attesa di un bambino e a conferma di questo esiste un'ampia documentazione scientifica.   »

Ridatazione della gravidanza: c’è da preoccuparsi?

11/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Non c'è nulla di cui preoccuparsi quando la gravidanza viene ridatata, specialmente se la differenza tra l'epoca calcolata in base alla data dell'ultima mestruazione e le misure rilevate dall'ecografia è di appena una settimana.   »

Fai la tua domanda agli specialisti