Ipertensione: le tecniche di rilassamento sono efficaci?

Silvia Finazzi A cura di Silvia Finazzi Pubblicato il 06/07/2018 Aggiornato il 31/07/2018

Meditazione, ripetizione di mantra, esercizi di respirazione possono aiutare a contrastare l’ipertensione. Ecco come

Ipertensione: le tecniche di rilassamento sono efficaci?

Si calcola che in Italia circa 12 milioni di persone soffrano di pressione alta. A questi vanno aggiunti i tre-quattro milioni di individui di tutte le età che sono soggetti a questo problema senza saperlo. In effetti, l’ ipertensione non causa sintomi caratteristici, soprattutto nelle fasi iniziali, per cui può passare inosservata per qualche tempo. Ma è sempre dannosa. Ecco perché va tenuta sotto controllo. Ora ci sarebbe una nuova arma efficace per farlo: le tecniche di rilassamento. Perlomeno questo è quanto suggerisce uno studio condotto da un team di ricercatori statunitensi, del Beth Israel Deaconess Medical Center (BIDMC) e del Massachusetts General Hospital (MGH) di Boston, pubblicato sulla rivista medica Journal of Alternative and Complementary Medicine.

Una ricerca di otto settimane

La ricerca è stata condotta su 58 persone che soffrivano di ipertensione. Tutte avevano sospeso la cura farmacologica diverse settimane prima di iniziare lo studio oppure non l’avevano mai fatta. Gli autori le hanno invitate a frequentare delle lezioni settimanali di varie tecniche rilassamento, come mindfulness, meditazione, yoga, ripetizione di mantra, respirazione diaframmatica. I corsi sono durati complessivamente otto settimane, ma i partecipanti si sono impegnati a ripetere giornalmente le metodiche apprese anche a casa. Prima, durante e dopo i corsi a tutti è stata misurata la pressione arteriosa. Lo scopo era verificare se l’esecuzione di queste discipline potesse essere efficace per abbassare la pressione.

Risultati  incoraggianti

Analizzando i risultati e i valori della pressione, gli esperti hanno scoperto che effettivamente le tecniche di rilassamento possono aiutare a ridurre l’ ipertensione. Infatti, una buona parte degli individui che hanno preso parte allo studio ha potuto beneficiare di una riduzione considerevole della pressione, sotto i valori soglia: 140/90 mm Hg.

Le analisi genetiche

In un secondo momento, gli autori hanno esaminato l’attività genica delle persone ipertese attraverso analisi genetiche di campioni di sangue. In questo modo, hanno scoperto che i partecipanti che avevano sperimentato riduzioni importanti della pressione dopo aver praticato le tecniche di rilassamento presentavano variazioni cospicue nell’attività di quasi 2.000 geni, quasi tutti legati al metabolismo, ai ritmi circadiani e al sistema immunitario. “Tradizionalmente l’ ipertensione è trattata con farmaci ma non tutti i pazienti rispondono alle terapie e per molti di loro gli effetti avversi sono troppo limitanti per continuare le cure farmacologiche, strategie alternative sarebbero impagabili. Nel nostro studio abbiamo visto che le tecniche di rilassamento sono efficaci nel ridurre la pressione del sangue in pazienti ipertesi che non stano assumendo medicine” hanno dichiarato gli esperti.

 

 

 
 
 

Da sapere!

Per combattere l’ipertensione è importante bere molto: infatti, idratando correttamente l’organismo si rende più fluido il sangue e si facilita il lavoro dei reni.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Pancione e traumi: quando preoccuparsi?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Durante la gravidanza, in seguito a un infortunio la verifica che tutto sta procedendo al meglio è una pancia sempre bella morbida e soffice. Qualora la pancia dovesse indurirsi ed essere molto tesa oppure dovessero comparire dolori simili a quelli del ciclo mestruale, potremmo essere di fronte a contrazioni...  »

A 5 settimane l’embrione non si vede

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Nella 5^ settimana di gravidanza non è motivo di allarme non visualizzare l'embrione con il battito del cuoricino. In questa epoca quello che conta è individuare in utero la camera gestazionale.   »

Fai la tua domanda agli specialisti