Le infiammazioni intestinali provocano ansia e depressione

Luce Ranucci A cura di Luce Ranucci Pubblicato il 31/12/2021 Aggiornato il 31/12/2021

È risaputo da tempo che ansia e depressione accompagnano molto spesso chi soffre di malattie croniche intestinali, come la colite ulcerosa e il morbo di Crohn. Ora si è scoperto il perché

Le infiammazioni intestinali provocano ansia e depressione

Sulla rinomata rivista scientifica Science, un team di ricercatrici dell’Humanitas di Milano coordinato dalla professoressa Maria Rescigno, capo del Laboratorio di immunologia delle mucose e microbiota e docente di Patologia Generale di Humanitas University, ha pubblicato i risultati di uno studio che apre nuovi scenari nella conoscenza del funzionamento di una delle barriere fra il circolo sanguigno e cervello, il plesso coroideo.

L’ansia fa parte della malattia

Spiega Rescigno: “Proprio nel plesso coroideo è stato documentato il meccanismo che blocca l’ingresso nel cervello di segnali infiammatori originati nell’intestino e migrati verso altri organi grazie al flusso sanguigno. A tale fenomeno è associato un isolamento del cervello dal resto dell’organismo che è responsabile di alterazioni comportamentali, tra cui l’insorgenza di stati di ansia. Questo significa che tali condizioni del sistema nervoso centrale sono parte della malattia infiammatoria dell’intestino e non solo manifestazioni secondarie”.

Il plesso coroideo

Il plesso coroideo è una struttura cerebrale che normalmente consente l’ingresso di sostanze nutritive e cellule immunitarie nel cervello e filtra il liquido cerebrospinale. La sua attività di membrana vascolare, in grado di aprirsi e chiudersi, come un ‘cancello’, a seconda dello scenario circostante era ignota.

La barriera difende il cervello

“Lo studio dimostra che questo ‘cancello’ si chiude di fronte al pericolo di una forte infiammazione intestinale per impedire il propagarsi dell’infiammazione al cervello – dice la microbiologa Sara Carloni – con conseguente sviluppo di ansia e depressione”.
“La scoperta che una barriera vascolare del plesso coroideo si riorganizzi e si chiuda per bloccare l’ingresso di sostanze tossiche prodotte in seguito a una patologia intestinale è di grande interesse”, sottolinea Simona Lodato, capo del Laboratorio di Neurosviluppo di Humanitas. 

 
 

Da sapere

Recenti ricerche hanno dimostrato che l’associazione di colloqui psicologici con un intervento sull’equilibrio dell’intestino può portare significativamente alla riduzione dei sintomi da ansia e anche da stress in generale.

Fonti / Bibliografia

  • Just a moment...
  • Humanitas Research HospitalHumanitas promuove la salute, la prevenzione e la diagnosi precoce attraverso attività ambulatoriali e servizi avanzati e innovativi.
  • Maria Rescigno - HunimedMaria Rescigno si è laureata in Biologia nel 1990 all’Università di Milano . Dal 1991 al 1994 ha lavorato all’Università di Cambridge, UK, nel
  • Just a moment...
  • Sara Carloni - HunimedSara Carloni ha conseguito il dottorato di ricerca in Scienze Biologiche e Molecolari presso l'Unità di Microbiologia dell'Università degli Studi di
  • Simona Lodato - HunimedSimona Lodato ha conseguito nel 2011 il dottorato rilasciato dall’European School of Molecular Medicine (SEMM) in collaborazione con l’Università
Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Fratello e sorella (solo da parte di madre) possono avere figli sani?

22/07/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

I figli di consanguinei hanno un alto rischio di nascere con anomalie genetiche e disturbi del neurosviluppo. Questa è la principale ragione per la quale nelle società organizzate sono vietate le unioni tra parenti stretti.   »

Dopo un aborto spontaneo quanto tempo ci vuole per cominciare un’altra gravidanza?

15/07/2024 Gli Specialisti Rispondono di Augusto Enrico Semprini

Se un primo concepimento è avvenuto in pochi mesi, ci sono altissime probabilità (addirittura il 100%!) di avviare una nuova gravidanza entro sei mesi dall'aborto spontaneo.   »

Si può ridatare la gravidanza una seconda volta?

14/06/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La ridatazione ecografica può essere eseguita una volta sola nel primo trimestre (quando c'è più di una settimana di differenza tra il calendario ostetrico e le dimensioni effettive del feto), dopodiché se il bambino risulta più piccolo dell'atteso non si può più attribuire il dato a un concepimento...  »

Fai la tua domanda agli specialisti