Lo yogurt può aiutare a riparare prima le fratture

Metella Ronconi A cura di Metella Ronconi Pubblicato il 13/01/2021 Aggiornato il 13/01/2021

Secondo un nuovo studio cinese l’uso di batteri lattici farebbe guarire le fratture ossee più velocemente, evitando il rischio di infezioni

Lo yogurt può aiutare a riparare prima le fratture

Impianti rivestiti di batteri come quelli dello yogurt potrebbero essere utilizzati durante gli interventi chirurgici per fratture ossee in modo da accelerare la guarigione e prevenire le infezioni post-operatorie. È quanto è stato studiato in Cina, nell’Università Hubei di Wuhan, con una ricerca pubblicata sulla rivista Science Advances. 

Un aiuto per la guarigione delle fratture

Una tecnica comune consiste nell’utilizzare un impianto metallico per aiutare le ossa rotte a rimanere allineate durante la guarigione. L’osso si fonde con il metallo mentre si ripara.

Lo studio cinese ha testato un rivestimento nell’impianto a base di batterio Lactobacillus casei, che si trova nello yogurt, noto per regolare l’ambiente immunitario. Questo potrebbe anche favorire la generazione di tessuti e rilasciare sostanze antibatteriche.

I test sono stati condotti su ratti con fratture alla tibia: tre animali hanno ricevuto impianti in titanio standard e altri tre hanno avuto impianti in titanio rivestiti con batteri L. casei.
Dopo quattro settimane, i ricercatori hanno riscontrato un aumento del 27 per cento del tessuto osseo nei ratti con gli impianti ricoperti di batteri rispetto a un aumento del 16 per cento nei ratti con gli impianti standard. Un aumento del tessuto osseo è un segno che la frattura sta guarendo.

Aumenta la resistenza alle infezioni

L’inserimento di un elemento esterno comporta un rischio: il rigetto. Infatti, il sistema immunitario potrebbe reagire provocando un’infezione, nella zona in cui l’impianto incontra l’osso, la cui intensità e natura sono variabili. Quindi, il team di ricerca ha anche testato se l’impianto trattato con L. Casei fosse più resistente alle infezioni, rivestendolo con batteri MRSA multi-farmaco resistenti. Dopo 12 ore, i ricercatori hanno scoperto che il 99,9% di questi patogeni era morto. Anche se la strada sino alla sperimentazione sull’uomo è ancora lunga, quanto osservato fa ben sperare per ulteriori esperimenti, che possano in futuro confermare queste prime evidenze.

 

IN BREVE
I batteri svolgono un ruolo importante nel microbioma intestinale e ci sono prove crescenti che suggeriscono che i loro benefici possono essere sfruttati anche al di fuori dell’intestino, come per esempio nella cura delle fratture.

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