L’orologio biologico è influenzato dall’ora in cui facciamo sport

Lorenzo Marsili A cura di Lorenzo Marsili Pubblicato il 14/05/2019 Aggiornato il 14/05/2019

L’orario in cui si pratica attività fisica condiziona il nostro orologio biologico. Cosa cambia tra la sera e la mattina

L’orologio biologico è influenzato dall’ora in cui facciamo sport

Lo sport può influire sul nostro orologio biologico, il cosiddetto ritmo circadiano scandito dalle ore di luce e di buio. È quanto emerge da uno studio pubblicato dalla rivista medica The Journal of Physiology che ha coinvolto le università delle California, di San Diego e dell’Arizona.

L’influenza dello sport

I ricercatori americani hanno rivelato come le lancette del nostro orologio biologico subiscano uno spostamento in avanti o indietro a seconda che si faccia sport di sera o di mattina. Una condizione che, se sfruttata a dovere, può aiutare a contrastare le alterazioni del ritmo circadiano tipiche di chi viaggia molto, e quindi subisce gli effetti del jet lag, o di chi lavora su turni.

Come oscilla la melatonina

Gli studiosi hanno monitorato per cinque giorni e mezzo l’orologio biologico di 101 persone, cui è stato chiesto di correre sul tapis roulant per un’ora al giorno a un preciso orario della giornata. Analizzando il livello di melatonina (l’ormone che regola il ciclo sonno-veglia) presente nelle urine è stato possibile stabilire l’evoluzione del ritmo circadiano del campione nei cinque giorni e confrontarlo con i dati raccolti a inizio indagine.

A ogni ora un risultato diverso

I risultati hanno evidenziato come fare attività fisica alle 7 del mattino o tre le 13 e le 16 anticipi di un’ora il ciclo sonno-veglia, mentre chi si esercita tra le 19 e le 22 vedrà il proprio ciclo posticipato di un’ora. Lo sport svolto tra l’1 e le 4 di notte e alle 10 del mattino, invece, non ha alcuna influenza sul nostro orologio biologico, indipendentemente dal sesso o dall’età di chi pratica sport.

Contro il Jet lag

Come sottolineato da Shawn Youngstedt, prima firma dello studio, la ricerca ha confermato la tesi già ampiamente condivisa che lo sport agisce sul nostro orologio biologico. I risultati dalle ricerca hanno inoltre evidenziato in modo chiaro quanto l’esercizio fisico ritardi (o anticipi) il ritmo circadiano. Una scoperta che potrebbe aiutare a contrastare gli effetti del jet leg e facilitare chi lavora per turni ad avere un orologio biologico più regolare.

 

 

 
 
 

Da sapere!

Molte funzioni del nostro organismo sono governate dall’alternarsi del giorno e delle notte, e quindi dal ritmo circadiano. È anche vero, però, che l’orologio biologico risente delle modifiche imposte da impegni, ore di sonno, alimentazione e, da oggi, anche dallo sport.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Arrosticini e paura di aver contratto la toxoplasmosi

22/03/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

La carne può essere un veicolo di trasmissione del toxoplasma, ma questo vale solo se è poco cotta. Se viene cucinata a una temperatura superiore ai 70 gradi il rischio viene scongiurato.   »

Sanguinamento in 9^ settimana: serve il riposo assoluto?

20/03/2024 Gli Specialisti Rispondono di Augusto Enrico Semprini

Il riposo assoluto nelle prime settimane di gravidanza, prescritto a fronte di un sanguinamento, non ha alcuna utilità e non influisce sull'andamento della gestazione.   »

Psicofarmaci in gravidanza: lo psichiatra dice no (ma sbaglia)

05/03/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Fortuna vuole che esistano psicofarmaci compatibili sia con la gravidanza sia con l'allattamento quindi non ha veramente alcun senso suggerire alla futura mamma che soffre di ansia, attacchi di panico, depressione di non curarsi.   »

Fai la tua domanda agli specialisti