Lupus: più colpite le donne

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 25/06/2015 Aggiornato il 25/06/2015

Il lupus è una malattia autoimmune che colpisce soprattutto il sesso femminile. Per evitare conseguenze importanti è essenziale la diagnosi precoce

Lupus: più colpite le donne

Nonostante si tratti di una malattia abbastanza diffusa, il lupus, il cui nome completo è lupus eritematoso sistemico, è poco conosciuto. Questo non fa che rallentare la diagnosi, quando invece la tempestività è fondamentale: scoprire la malattia per tempo e iniziare precocemente le cure significa, infatti, evitare conseguenze molto serie.

Gli uomini sono colpiti raramente

Il lupus eritematoso sistemico è una malattia reumatica infiammatoria autoimmune che colpisce in via quasi esclusiva il sesso femminile, soprattutto in giovane età. Il rapporto con il sesso maschile, infatti, è 9 a 1: per ogni uomo malato ci sono ben nove donne affette. Alla base della malattia c’è un funzionamento anomalo del sistema immunitario che, per cause ancora da chiarire, attacca componenti interne all’organismo.

Come si manifesta

Nella maggior parte dei casi il lupus esordisce in modo subdolo, con sintomi che fanno pensare a tutt’altro, come malessere generale, inappetenza, perdita di peso, febbre, gonfiore dei linfonodi, stanchezza, e dolori articolari. Nel tempo, però, compaiono anche disturbi più caratteristici. Innanzitutto, lesioni cutanee a forma di farfalla, che ricordano il morso di un lupo, di qui il nome. In genere, appaiono prima sul volto, estendendosi dalla radice del naso alle guance, poi sulle braccia e sul decolleté: le zone più esposte al sole. Poi, si notano lesioni e infiammazioni del tessuto connettivo, che sono responsabili dei dolori a livello muscolare e articolare in tutto il corpo. La malattia, specialmente se trascurata, può colpire anche reni, polmoni, cuore e sistema nervoso. In particolare, può portare a un deterioramento della funzionalità del rene, talvolta rendendo necessaria la dialisi.

Si può curare

Se colto precocemente, attraverso gli esami del sangue, il lupus può essere curato con farmaci di fondo e antinfiammatori, quasi sempre cortisone, che riduce l’infiammazione e al tempo stesso l’azione nociva del sistema immunitario. Da poco più di un anno è disponibile anche in Italia un anticorpo monoclonale (belimumab), che al momento sembra essere efficace. “Agisce sul controllo dei linfociti implicati nella potente reazione autoimmune che provoca danni agli organi e ai tessuti del corpo” ha affermato Amato De Paulis, docente di medicina interna e direttore della sezione delle malattie autoimmuni dell’Università Federico II di Napoli.

 

 

 
 
 

In breve

APPARTIENE ALLE MALATTIE REUMATICHE

Il lupus appartiene al gruppo delle malattie reumatiche, patologie infiammatorie croniche che colpiscono le articolazioni, provocando dolore, e che, se non trattate adeguatamente, finiscono con il coinvolgere altri apparati (cute, cuore, rene, polmone e sistema nervoso).

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Battito lento nell’embrione: proseguirà la gravidanza?

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Il cuoricino dell'embrione può battere lentamente senza che questo sia per forza un brutto segno. Comunque sia, per sapere se la gravidanza evolverà si deve attendere il trascorrere dei giorni.   »

Sanguinamento per tutto il primo trimestre di gravidanza

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In caso di perdite ematiche che si protraggono per settimane, a giudizio del ginecologo curante può essere opportuno anche effettuare un tampone vaginale per escludere la presenza di microbi. Inoltre, può servire un'integrazione di magnesio, mentre non occorre stare a riposo assoluto.   »

Contraccezione: si deve usare a 50 anni?

23/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Eleonora Porcu

Dare inizio a una gravidanza in prossimità della menopausa è altamente improbabile, tuttavia in medicina non si può dire "mai" in maniera assoluta, quindi l'uso del profilattico anche a 50 anni (con mestruazioni ancora regolari) è consigliabile.   »

Prosciutto cotto in gravidanza: espone al rischio di toxoplasmosi?

23/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il prosciutto cotto è un salume consentito in gravidanza perché, appunto, come dice il suo nome, è cotto. Meglio comunque quando si ha il dubbio che un alimento sia pericoloso trovare la risposta prima di assumerlo perché dopo può essere tardi.   »

Fai la tua domanda agli specialisti