Meningite batterica: un esame del sangue predice le forme gravi

Miriam Cesta A cura di Miriam Cesta Pubblicato il 07/06/2021 Aggiornato il 07/06/2021

Grazie a un biomarcatore è possibile prevedere le complicazioni della meningite batterica dovute a Streptococcus Pneumoniae e Neisseria Meningitidis

Meningite batterica: un esame del sangue predice le forme gravi

Un semplice esame del sangue, non invasivo e rapido da effettuare, potrebbe rappresentare un cambiamento importante nel trattamento delle forme invasive di due delle più gravi forme di meningite batterica, quelle causate dai batteri Streptococcus Pneumoniae e Neisseria Meningitidis.

Predire la severità dell’infezione

La scoperta, pubblicata sulla rivista scientifica “Frontiers in Medicine” , arriva da un gruppo di ricercatori tutto italiano: a fare la differenza sarebbe l’individuazione di un particolare biomarcatore, D-dimero, che avrebbe la caratteristica di predire precocemente la severità dell’infezione, dando la possibilità ai medici di stabilire con tempestività e maggior precisione il trattamento da effettuare.

Arruolati 270 pazienti

Lo studio, che rappresenta una delle casistiche più ampie finora pubblicate sulla meningite batterica, è stato condotto esaminando nel corso dei sei anni e mezzo 270 pazienti con meningite batterica ricoverati nell’ospedale Cotugno di Napoli, ed è stato condotto in collaborazione con diverse strutture ospedaliere e centri di ricerca italiani, tra cui la clinica infettivologica di Udine e il Cnr di Pisa. Dei 270 pazienti arruolati, 132 avevano meningite dovuta a S. pneumoniae e 90 avevano meningite dovuta a N. meningitidis, mentre i rimanenti 48 avevano infezioni di altro tipo causate dai due batteri.

Prevenire mortalità e forme gravi

Sebbene lo studio del biomarcatore D-dimero sia risultato rivelatore nel predire il rischio di mortalità e complicazioni in entrambi i tipi di meningite batterica, i dati raccolti sono risultati particolarmente significativi soprattutto nella meningite causata da Neisseria meningitidis. A spiegarlo è Simone Meini dell’Unità di Medicina Interna dell’ospedale Felice Lotti di Pontedera (Pisa), prima firma dello studio: “Abbiamo osservato che la misurazione su un prelievo di sangue eseguito nelle prime 24 ore del biomarcatore D-dimero consente di individuare i pazienti affetti da meningite meningococcica a più alto rischio di mortalità e complicazioni, accertando nel valore di 7000 nanogrammi per millilitro il livello sopra il quale il rischio aumenta moltissimo. Poter inquadrare precocemente, attraverso un semplice test del sangue disponibile rapidamente e a basso costo in tutti i laboratori, i pazienti spesso giovanissimi a rischio di mortalità e complicazioni, rappresenta un importante passo avanti per la loro appropriata gestione”.

 

 

 
 
 

Da sapere1

L’appropriata gestione di queste infezioni consente di prevenire le conseguenze sui pazienti che possono essere anche molto gravi, quali mortalità, amputazioni, perdita dell’udito e complicanze neurologiche (tra cui ictus, attacco ischemico transitorio, ascesso cerebrale, epilessia).

 

Fonti / Bibliografia

  • Frontiers | D-Dimer as Biomarker for Early Prediction of Clinical Outcomes in Patients With Severe Invasive Infections Due to Streptococcus Pneumoniae and Neisseria MeningitidisSepsis is defined as life-threatening organ dysfunction caused by a dysregulated host response to infection; no current clinical measure adequately reflects the concept of dysregulated response. Coagulation plays a pivotal role in the normal response to pathogens (immunothrombosis), thus the evolution toward sepsis-induced coagulopathy could be individuate through coagulation/fibrinolysis-related biomarkers. We focused on the role of D-dimer assessed within 24 h after admission in predicting clinical outcomes in a cohort of 270 patients hospitalized in a 79 months period for meningitis and/or bloodstream infections due to Streptococcus pneumoniae (n = 162) or Neisseria meningitidis (n = 108). Comparisons were performed with unpaired t-test, Mann-Whitney-test or chi-squared-test with continuity correction, as appropriate, and multivariable logistic regression analysis was performed with Bayesian model averaging. In-hospital mortality was 14.8% for the overall population, significantly h...
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