Nuovi strumenti diagnostici a disposizione dei medici di famiglia grazie a una donazione straordinaria

Stefania Lupi A cura di Stefania Lupi Pubblicato il 07/01/2021 Aggiornato il 07/01/2021

Fra gli strumenti donati c’è anche l’ecografo portatile, che segnala immediatamente la polmonite da Covid-19. Un progetto promosso da Fondazione Just in collaborazione con la Federazione Italiana Medici di Medicina Generale e Cittadinanzattiva

Nuovi strumenti diagnostici a disposizione dei medici di famiglia grazie a una donazione straordinaria

Ecografi portatili, pulsossimetri e kit monouso per il monitoraggio della frequenza cardiaca, respiratoria e dell’ossigenazione del sangue sono stati donati ai medici di famiglia per agevolare la loro assistenza diretta ai pazienti e alleggerire la pressione sugli ospedali in occasione della seconda ondata dell’emergenza Covid-19. Un aiuto concreto reso possibile da Fondazione Just Italia, grazie alla donazione straordinaria di 235.000 euro, che ha permesso di acquistare una dotazione di apparecchiature per consentire di assistere fino a 750.000 pazienti l’anno sul territorio nazionale, mantenendo il collegamento con le strutture ospedaliere e i Distretti sanitari regionali.

Un importante segnale di solidarietà

Il progetto “Noi ci siamo”, messo a punto da Fondazione Just Italia con la Federazione Italiana Medici di Medicina generale (Fimmg) e Cittadinanzattiva (che promuove la tutela dei diritti dei cittadini), prevede di assegnare risorse e strumentazioni ai presidi territoriali organizzati di medicina generale nei quali operano i medici di famiglia, così da coprire sia un bacino di pazienti “metropolitani”, più numerosi e concentrati nelle aree urbane, sia un bacino di maggiore estensione territoriale, con zone decentrate e più disagiate. Gli ecografi portatili, in particolare, vengono utilizzati dai medici del territorio sia negli ambulatori sia a domicilio, mentre i pulsossimetri, insieme ai kit monouso, possono essere lasciati in dotazione ai pazienti per l’intero decorso della malattia, così da permettere il monitoraggio costante delle condizioni cliniche.

Più cure domiciliari

Poter contare su apparecchiature diagnostiche nelle visite a domicilio consente di diagnosticare immediatamente l’origine della patologia polmonare, se si tratti cioè di una polmonite generata da Covid-19 o di altra patologia del sistema respiratorio, così da provvedere immediatamente alla migliore presa in carico del malato.

Attualmente l’ecografia a domicilio viene effettuata su circa il 15% dei pazienti, ma l’obiettivo, per i medici già dotati delle nuove strumentazioni, è di arrivare al 25%. “È un esame diagnostico fondamentale”, confermano i medici della Fimmg, “perché consente di verificare globalmente lo stato di salute del paziente e la presenza di ulteriori patologie toraciche e addominali, fattore che in presenza di sospetta patologia Covid-19 può fare la differenza”.

Corsi di formazione per i medici

Le strumentazioni donate da Fondazione Just Italia hanno anche consentito alla Federazione dei Medici di Medicina Generale di promuovere corsi di formazione specifica per oltre 200 medici, così da migliorare e potenziare aree di competenza diagnostica oggi sempre più indispensabili.

Il progetto ha contribuito anche ad accelerare un processo istituzionale che ha visto la Fimmg muoversi direttamente sulle Regioni affinché strumenti diagnostici essenziali quali, per esempio, gli ecografi portatili, diventino dotazione di base per i Medici del territorio.

 

 

 
 
 

Da sapere!

Il pulsossimetro, noto anche come saturimetro, misura l’ossigenazione del sangue ed è utile per sapere se i polmoni riescono ad assumerne in quantità sufficiente dall’aria che si respira. I valori normali di ossigenazione vanno dal 97% in su, ma non sono preoccupanti valori fino a 94%, soprattutto in pazienti con note patologie polmonari.

 

Fonti / Bibliografia

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